Deputati ucraini a Bruxelles chiedono più armi e un'adesione rapida alla UE

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Di Sandor Zsiros
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Un delegazione guidata dal sindaco di Melitopol chie all'europarlamento di rispettare gli impegni ed aiutare rapidamente l'Ucraina con più armi

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Una delegazione di politici ucraini ha visitato Bruxelles per chiedere più armi nella loro lotta contro gli invasori russi. Un membro della delegazione era Ivan Fedorov, sindaco della città occupata di Melitopol. Il mese scorso è stato rapito dalle truppe russe e giorni dopo è stato liberato attraverso uno scambio di prigionieri.

Ivan Fedorov, sindaco di Melitopol: "Abbiamo bisogno del supporto dell'Unione Europea in primo luogo militare, abbiamo bisogno di armi, abbiamo bisogno di qualsiasi tipo di equipaggiamento militare, di assistenza, auto, camion, tutto il possibile. Perché l'Ucraina può fermare questa aggressione, questa guerra la possiamo vincere. Ed è importante per l'intera Europa, non solo per l'Ucraina".

L'Ucraina ha chiesto l'adesione all'UE dopo la guerra. I politici di Kiev sperano che la piena adesione sia possibile in meno di un decennio.

Maria Mesentseva, vice capo della commissione per l'integrazione nell'UE della Verkhovna Rada dell'Ucraina: "Ieri il presidente Zelenszkiyy ha completato un questionario che è stato riempito in appena una settimana: era molto denso, è stato consegnato a Matti Maasikas per il capo della missione dell'UE a Kiev. Maasikas a suo nome ha affermato che la procedura sarà quanto più veloce possibile. Il Comitato europeo (del parlamento ucraino) può confermare come rappresentante che abbiamo rispettato oltre il 70 per cento dell'accordo di associazione e sono sicuro che ci vorrà molto meno di 10 anni".

Mentre la Commissione europea prepara il sesto round di sanzioni contro la Russia, un eurodeputato polacco ha ricordato la posizione del Parlamento europeo che chiede un embargo energetico totale nei confronti della Russia.

Andrzej Halicki, eurodeputato polacco, PPE: "Vorrei ricordare che chiediamo un embargo totale, non parziale per tutte le fonti, carbone, gas, e ovviamente combustibili e petrolio. Non è tempo di calcoli economici. Questo è un momento per una reazione politica immediata davvero molto forte contro la Russia, perché la Russia è l'aggressore".

Il sindaco di Melitopol Ivan Fedorov ha avvertito i paesi, Ungheria e Bulgaria che rifiutano la spedizione di armi in Ucraina: se non supportano l'Ucraina, la guerra raggiungerà i loro territori.

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