Finlandia e Svezia più vicine alla Nato, la Francia verso un voto decisivo

I sondaggi in Finlandia e Svezia mostrano un crescente supporto per l'adesione alla Nato
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I due Paesi nordici potrebbero aderire presto all'Alleanza atlantica, mentre Macron e Le Pen si sfidano (anche) sui rapporti con la Russia. Un'esperta della Cornell University spiega perché Putin resiste nei sondaggi

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La Francia si trova a migliaia di chilometri di distanza dai campi di battaglia dell'Ucraina, ma quello che accadrà dopo il secondo turno delle elezioni presidenziali francesi avrà significative ripercussioni sulla guerra. Forse al momento gli elettori pensano più al costo della vita che alla politica estera del Paese, ma anche l'aumento dei prezzi è legato al conflitto in corso.Macron spinge per sanzioni severe contro la Russia da parte dell'Unione europea ed esorta la Nato a unirsi di fronte a una guerra alle porte dell'Europa.

Emmanuel Macron, Presidente della Francia: “La battaglia che stiamo combattendo non è solo per la Francia, è una battaglia per l'Europa. Affrontiamo un progetto di estrema destra, un progetto nascosto, magari ora più ambiguo di prima... un progetto per uscire dall'Unione europea".

La candidata di estrema destra Marine Le Pen, invece, si oppone alle sanzioni su petrolio e gas russi e vuole che la Francia lasci il comando integrato della Nato. Pur affermando di aver cambiato idea sul leader russo dopo l'invasione dell'Ucraina, continua a sostenere la necessità di stretti legami con Mosca.

Marine Le Pen, candidata alle elezioni presidenziali francesi: "Non appena la guerra sarà finita e avremo un trattato di pace, proporrò un riavvicinamento strategico tra la Nato e Russia. Evitare una guerra aperta è nell'interesse della Francia e dell'Europa, ma anche, io credo, degli Stati Uniti".

Altrove in Europa, l'invasione dell'Ucraina ha accresciuto, per la prima volta nella storia, il desiderio popolare di entrare a far parte della NATO. Finlandia e Svezia hanno compiuto un passo importante verso l'adesione all'Alleanza Atlantica, nonostante gli avvertimenti di Mosca: i rispettivi primi ministri hanno affermato che l'invasione russa "ha drammaticamente modificato l'approccio" alla questione nei Paesi nordici.

Sanna Marin, Primo ministro della Finlandia: “L'architettura della sicurezza europea è cambiata radicalmente dopo l'invasione. Il mutamento nel panorama della sicurezza rende necessaria un'analisi sul modo migliore per garantire la pace in Finlandia e nella nostra regione in futuro. Non darò un calendario per le nostre decisioni, ma penso che accadrà abbastanza velocemente: tra settimane e non mesi".

Finlandia e Svezia sono ufficialmente neutrali dal punto di vista militare, ma sono già partner della Nato. Partecipano infatti parte a esercitazioni e scambiano informazioni con i membri dell'Alleanza altlantica dal 1995, dopo aver abbandonato la precedente e più rigida neutralità entrando nel 1995 nell'Unione europea.

Secondo i recenti sondaggi, il 68% dei finlandesi intervistati sarebbe favorevole all'adesione alla Nato, più del doppio rispetto a prima dell'invasione, mentre solo il 12% del campione si dichiara contrario. In Svezia l'ingresso nell'alleanza atlantica è supportato da una risicata maggioranza della popolazione.

Le inchieste d'opinione condotte in Russia, invece, mostrano il sostegno di gran parte degli abitanti alla guerra di Putin in Ucraina. A capire le ragioni di questo supporto ci aiuta la professoressa Bryn Rosenfeld della Cornell University di Itacha, nello Stato di New York.

Efi Koutsokosta, Euronews: Quindi, mentre l'Occidente sta imponendo sanzioni senza precedenti contro l'economia russa per l'invasione dell'Ucraina, la popolarità di Putin aumenta. Come si spiega questa dinamica?

Bryn Rosenfeld, Cornell University: In effetti, gli ultimi sondaggi effettuati da un'agenzia collegata al governo, indicano un sostegno alla guerra superiore al 70% e persino quelli del più importante sondaggista indipendente russo, il Centro Levada, lo danno oltre l'80%. Il giudizio sulla figura di Putin si aggira sulle stesse percentuali: otto russi su dieci approvano il suo operato. Le conseguenze economiche di questa guerra si stanno ancora concretizzando... Il sostegno infatti è più alto tra i russi che vivono fuori dalle grandi città, meno istruiti e meno abbienti, che quindi hanno meno contatti con l'economia globale e per i quali l'impatto reale delle sanzioni deve ancora arrivare.

Ma prima della guerra, i russi potevano leggere o guardare ciò che volevano. Internet era in gran parte liberamente accessibile. Cosa ha reso Putin così forte?

Bryn Rosenfeld, Cornell University: Putin si è mosso molto rapidamente dopo l'invasione per chiudere le alternative ai media statali. E senza dubbio questo ha avuto un impatto molto significativo sulla percezione del conflitto da parte della popolazione.

Efi Koutsokosta, Euronews: Putin potrebbe davvero perdere il potere?

Bryn Rosenfeld, Cornell University: È possibile che la sua popolarità diminuisca molto rapidamente. Sappiamo che questa è la dinamica in questo tipo di regimi. È importante chiedersi se l'apparente sostegno popolare alla guerra poggi su basi solide o meno. Se guardiamo all'annessione della Crimea e al sentimento che ha provocato, scopriamo da alcune inquientanti ricerche che in parte, quelle manifestazioni di nazionalismo erano il prodotto di conformismo sociale.

Le persone erano spinte a esprimere opinioni socialmente desiderabili, che erano cioè generalmente considerate come il punto di vista corretto sui fatti, piuttosto che il loro pensiero sincero. Abbiamo prove del fatto che le persone celano i propri reali convincimenti, se non hanno garanzia sulla riservatezza delle risposte che danno.

Intanto in Estonia, dall'altra parte del confine, le persone hanno una visione completamente diversa di Putin e dei suoi metodi. Le manifestazioni contro l'invasione dell'Ucraina sono continuate per giorni a Tallinn.

Decine di manifestanti si sono radunate davanti all'ambasciata russa per attirare l'attenzione sugli abusi dei soldati nei confronti di donne e bambini in Ucraina, esprimendo una posizione molto netta:

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"I militari russi violentano e uccidono donne e bambini innocenti in Ucraina. Le persone che sostengono questa guerra, ne sostengono anche i crimini, rendendosi complici di omicidi efferati. Questo è il nostro messaggio per sostenitori del regime di Putin in Russia, in Estonia e ovunque nel mondo" .

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