Macron-Le Pen, sfida sull'Europa

Emmanuel Macron e Marine Le Pen sono i candidati al secondo turno delle elezioni presidenziali francesi
Emmanuel Macron e Marine Le Pen sono i candidati al secondo turno delle elezioni presidenziali francesi Diritti d'autore PHILIPPE LOPEZ/AFP or licensors
Di Euronews
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Il Presidente in carica resta europeista, ma con meno fervore di cinque anni fa. La sfidante è ora più morbida nei confronti dell'Ue e non minaccia di uscire dall'Euro. Ma sull'immigrazione non concede sconti

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Il secondo tempo delle elezioni presidenziali francesi è un duello, lungo due settimane, tra il presidente uscente Emmanuel Macron e la sfidante di estrema destra Marine Le Pen. I due candidati, passati al ballottaggio rispettivamente con il 28% e il 23% dei voti, hanno visioni profondamente divergenti, a cominciare dal rapporto tra Francia e Unione europea.

La Francia europeista

"Il 24 aprile possiamo scegliere la speranza, possiamo scegliere Francia ed Europa insieme", ha detto nel suo discorso di ringraziamento Macron. Il presidente in carica difende ancora il progetto europeo, anche se sembra meno entusiasta di cinque anni fa. Secondo gli analisti, modera il suo fervore per attrarre anche i voti della sinistra radicale, molto critica sull'Ue. L'ottimo risultato di Jean-Luc Mélenchon (21,95%) conferma che una buona fetta di elettori della gauche condivide la contestazione all'attuale assetto comunitario.

"Il 24 aprile possiamo scegliere Francia ed Europa insieme"
Emmanuel Macron
Presidente Francia e candidato alla rielezione

"Penso che Macron dovrà tenere conto delle dinamiche del secondo turno, in cui ci si giocano i voti dei candidati perdenti, in particolare quelli ricevuti al primo turno da Mélenchon. L'avversione all'Europa non è prerogativa solo dell'estrema destra, ma è diffusa anche a sinistra", dice a Euronews Christophe Sente, ricercatoredella Libera Università di Bruxelles. "Macron, inoltre nei suoi ultimi discorsi ha auspicato un incontro tra socialdemocratici e neogollisti, due famiglie politiche che in Francia non sono mai state tra i ferventi sostenitori di un'Europa federale"

La Francia euroscettica

Dall'altra parte della barricata c'è una sfidante dai toni più morbidi rispetto al recente passato, ma ancora convintamente euroscettica. Certo, Marine Le Pen non parla più di uscita dall'euro o dall'Unione europea, ma il suo programma continua a suscitare preoccupazione a Bruxelles

"Restituirò in tutti i settori la sovranità alla Francia, la libertà al popolo francese di decidere per se stesso e di difendere i propri interessi", le sue prime parole dopo l'accesso al ballottaggio. L'ennesimo guanto di sfida a un'Europa vista come troppo invadente negli affari interni francesi.

"Restituirò al popolo francese la libertà di scegliere per sé stesso e difendere i propri interessi"
Marine Le Pen
Candidata alla presidenza francese

Le promesse del Rassemblement National entrano in contrasto con gli impegni comunitari della Francia, come spiega a Euronews Eric Maurice, capo dell'ufficio di Bruxelles della Fondazione Robert Schuman.

"Marine Le Pen mette in discussione alcuni obblighi europei, prevedendo, ad esempio, di ristabilire i controlli alle frontiere sulle merci. Questa cosa non può essere concessa perché sarebbe contraria ai trattati europei: ripristinerebbe infatti i confini francesi all'interno del mercato unico. La sua politica migratoria, poi, sarebbe in forte contraddizione con le strategie dell'Unione in materia e la collaborazione tra la Francia e gli altri Stati membri".

Agli elettori resta la scelta tra una Francia europeista e una euroscettica, tra la continuità di Macron e la rottura anti-sistema di Le Pen. Il prossimo 24 aprile il verdetto

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