Bruxelles: oltre un mese di guerra e nuove sanzioni in arrivo

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Una settimana ricca di colpi di scena e decisioni importanti. Sullo sfondo l'invasione russa dellUcraina

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Questa settimana è stata un'altra ricca di incontri e discussioni per cercare di fermare la guerra e la sofferenza in Ucraina. Human Rights Watch ha denunciato crimini di guerra commessi dalle forze russe e queste atrocità hanno dominato la sessione plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo. La Presidente del'europarlamentro Roberta Metsola ha aggiornato gli eurodeputati sulla sua recente visita a Kiev.

Roberta Metsola, Presidente del Parlamento Europeo: "A Kiev, sono stata chiara. Questi sono crimini di guerra perpetrati da criminali di guerra. E questi atti coordinati non possono rimanere senza risposta e ne risponderemo tutti i responsabili".

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ha seguito le sue orme, viaggiando nella capitale ucraina, ha annunciato un quinto pacchetto di sanzioni contro Mosca, inclusa una proposta per un divieto a livello europeo di importare carbone russo.

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea: "Questo quinto pacchetto ha sei pilastri. Per prima cosa imporremo un divieto di importazione di carbone dalla Russia del valore di quattro miliardi di euro all'anno".

Per il ministro degli Esteri ucraino pero', l'UE e gli alleati della NATO non stanno ancora facendo abbastanza... questa settimana era qui a Bruxelles e ha detto ai ministri degli esteri della NATO, citando: "O ci aiutate ora o il vostro aiuto arriverà troppo tardi".

Dtmtro Kuluba: “Quante Bucha devono aver luogo per imporre sanzioni? Quanti bambini, donne, uomini, devono morire e quante vite innocenti devono essere perse, perché voi capiate che non vi potete permettere di stancarvi delle sanzioni, così come noi non possiamo stancarci di combattere?"

Per saperne di più, abbiamo Klaus Vanhoutte, direttore dell'organizzazione contro la tratta di esseri umani, Payoke, qui in Belgio. Grazie per essere con noi.

Méabh Mc Mahon, Euronews: Come abbiamo detto sono tutte donne e ragazze che viaggiano verso ovest, la maggior parte sono donne e bambini in fuga. Quanto siete preoccupati?

Klaus Vanhoutte, Direttore di PAYOKE: Ovviamente siamo molto preoccupati, è abbastanza ovvio quello che succede. Deriva dalla situazione di una zona di guerra. Queste persone hanno pochissimi mezzi finanziari e in realtà non sanno dove andare o dove andranno a finire. Sono le perfette, potenziali vittime per i trafficanti di esseri umani, sia per sfruttamento sessuale che per sfruttamento economico. Qiamo molto molto molto preoccupati perché finora abbiamo sentito parlare di sospetti in Germania, nei Paesi Bassi e in particolare anche in Polonia e Romania. Sappiamo bene che dove c'e' del fumo spesso c'e ancghe arrosto. Se ci sono sospetti fondati è probabile che questi crimini si stiano compiendo.

Méabh Mc Mahon, Euronews: E che dire del Belgio, la vostra organizzazione ha sede nelle Fiandre. Avete rintracciato qualche caso del genere qui?

Klaus Vanhoutte, Direttore di PAYOKE: Ci sono pochissimi fatti reali al momento. Con questo intendo dire che ne sono stati segnalati pochissimi di casi reali di tratta di esseri umani. Ne abbiamo avuti due in Belgio circa due o tre settimane fa. Uno di questi era un tentativo di sfruttamento sessuale, e l'altro era in realtà uno sfruttamento economico. Abbiamo avuto un altro caso venerdì scorso di due donne e un bambino che sono stati scoperti in una specie di fabbrica di carne in circostanze davvero davvero spaventose.

Méabh Mc Mahon, Euronews: Il Parlamento europeo ha discusso questo argomento questa settimana. Qual è il suo messaggio per loro e, naturalmente, per gli Stati membri dell'UE?

Klaus Vanhoutte, Direttore di PAYOKE: Il mio suggerimento sarebbe di cercare con qualsiasi mezzo di offrire quante più informazioni ai rifugiati, direttamente ai rifugiati. Non serve a molto stampare poster, depliant informativi. E' meglio invece formare ufficiali di polizia in quei posti dove queste persone arrivano. Preferibilmente che ci sia una documentazione in russo e ucraino, perché pochissimi rifugiati parlano un'altra lingua. D'altro canto dobbiamo essere realistici, il numero tenderà ad aumentare e non ci sono abbastanza forze di polizia in tutta Europa per poter monitorare tutte queste persone e ed essere certi che siano al sicuro in ogni circostanza.

Questo fine settimana, si tiene il primo turno delle elezioni francesi, ma la scorsa settimana si è trattato di digerire i risultati delle elezioni ungheresi.

Viktor Orban, Primo Ministro ungherese uscito vincitore da questa tornata elettorale, ha detto: "Una vittoria così grande che si vede dalla luna... e da Bruxelles..."

Ebbene, la vittoria è stata effettivamente vista da Bruxelles, ma invece di inviare un biglietto di congratulazioni, la Commissione UE ha inviato uno schiaffo. La Commissione ha affermato che avrebbe avviato un'indagine contro l'Ungheria che potrebbe vedere sospesi i finanziamenti dell'UE per presunte frodi e corruzione. Questo dimostra che, nonostante la guerra e nonostante la popolarità di Viktor Orban in patria, il retrocesso democratico non sarà accettato in un paese dell'UE.

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