Il Commissario Paolo Gentiloni afferma che l'inflazione dovrebbe scendere nel 2023 e che si dovrebbe controllare l'impennata dei prezzi dell'energia. Alcuni analisiti però dubitano di questa lettura
La pressione per i prezzi elevati dell'energia sta spingendo l'inflazione al rialzo, rallentando l'intera prospettiva di crescita per l'UE e l'eurozona secondo le ultime previsioni della Commissione europea.
Il commissario per l'Economia Paolo Gentiloni si mostra rassicurante: "I prezzi elevati dell'energia, le strozzature dell'offerta e gli effetti di base stanno agendo in modo potente per spingere al rialzo i prezzi al consumo. Rispetto alle previsioni d'autunno, le proiezioni sull'inflazione sono state riviste in modo significativo per quest'anno. Le indicazioni per il contratto futuro mostrano che i prezzi dell'energia sono ora destinati a rimanere elevati più a lungo e le pressioni sui prezzi si stanno allargando a diverse categorie di beni e servizi".
Per mantenere l'inflazione bassa e stabile, la BCE ha fissato un obiettivo di inflazione al 2%.
La Commissione Ue ha stimato che l'inflazione annua nell'area dell'euro aumenterà del 3,5% nel 2022, per poi scendere all'1,7% nel 2023.
Ma gli esperti sono cauti sulla sicurezza di queste previsioni, dato che le incertezze sulle interruzioni della catena di approvvigionamento e sulla pandemia a livello globale rimangono elevate.
E le preoccupazioni sull'aumento dell'inflazione o sui piani per una politica monetaria più restrittiva hanno già un impatto sui mercati globali. In questo contesto, quanto è alto il rischio di una nuova crisi finanziaria?
Dice Guntram Wollff dell'istituto Bruegel: "Vorrei poter affermare con sicurezza che altri aumenti siano da escludere. Penso che l'eurozona rimane in una posizione fragile e penso che ciò di cui abbiamo bisogno siano due cose. Voglio dire, abbiamo bisogno del lavoro a livello nazionale per riformare e aumentare la produttività. E poi abbiamo bisogno di più iniziative a livello europeo. Dobbiamo discutere ad esempio di una fiscalità europea e di una maggiore integrazione fiscale. L'Eurozona non può evitare questo dibattito per sempre soprattutto in un periodo in cui l'inflazione non fa che aumentare e le politiche di controllo non sono più sufficienti".
Le prospettive per l'inflazione, ma anche per l'economia nel suo complesso in Europa, dipendono anche dalle tensioni tra Ucraina e Russia.
E come ha sottolineato Gentiloni "la stabilità della pace e la crescita economica sono ovviamente e strettamente connesse".