"Il nucleare è un'energia pulita", dice il direttore dell'Aiea

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Diritti d'autore ALEX HALADA/AFP or licensors
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Di Meabh MacMahon
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Intervista con Rafael Mariano Grossi, direttore dell'Aiea sul ritorno di fiamma dell'energia nucleare in tempi di crisi

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L'energia nucleare è compatibile con l'ambiente verde o no? È la grande domanda che la Commissione europea deve affrontare quest'anno. Con Francia e Polonia che vedono un futuro per il nucleare, altri come Germania, Belgio, Lussemburgo e Austria che si stanno ritirando gradualmente.

Per Rafael Mariano Grossi, capo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, l'energia nucleare è un'energia ecocompatibile e così dovrebbe essere considerata.

Rafael Mariano Grossi, Direttore dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica: "L'Europa ha bisogno dell'energia nucleare, vediamo che il vento sta cambiando. Le persone stanno riconoscendo che in effetti, sono la scienza e le buone scelte, non l'ideologia, che dovrebbero prevalere quando si sceglie di quali fonti di energia avremo bisogno. Non credo ci sarà uno scontro".

Secondo un nuovo rapporto qui in Belgio, l'energia nucleare, allo stato attuale, non soddisfa i principi ambientali, etici o sanitari.

La realtà è più complessa, in particolare la questione della longevità dei rifiuti radioattivi che potrebbe avere un impatto su diverse generazioni.

Rafael Mariano Grossi, Direttore dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica: " Penso che, con tutto il rispetto per questi documenti critici, essi contengana una serie di elementi che meritano un'analisi a parte. Ad esempio, quando parliamo di scorie nucleari, sì, le scorie nucleari sono una realtà. Ma le scorie nucleari, ovviamente, vengono trattate in modo adeguato e non c'è mai stato un incidente che coinvolga scorie nucleari".

Un altro argomento sul radar di Rafael Grossi è la disponibilità dell'Iran a tornare ai colloqui sul nucleare a Vienna prima della fine del mese. Cè un filo diretto con il nuovo presidente Ebrahim Raisi?

Rafael Mariano Grossi, Direttore dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica: "Sfortunatamente no. direi non ancora. Non abbiamo avuto l'opportunità di instaurare questo dialogo politico tanto necessario che bisogna avere perché al di là degli aspetti tecnici legati alle ispezioni, bisogna avere questa fiducia".

La fiducia è bassa da entrambe le parti, ma per l'AIEA la diplomazia è l'unico modo per andare avanti.

Rafael Mariano Grossi, Direttore dell'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica: "Penso che la diplomazia non possa fallire. Dobbiamo assicurarci che ogni elemento sia presente e che sia possibile avere una sorta di modus vivendi. E per questo, ci sono gli ispettori".

L'AIEA spera che l'Iran permetta che le sue ispezioni riprendano presto.

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