La Ue non vuole più essere impreparata di fronte alle prossime pandemie

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Di Pedro SacaduraAlberto de Filippis
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Bruxelles vuole creare un'agenzia in grado di coordinare le emergenze sanitarie che potrebbero realizzarsi prossimamente

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La pandemia di Covid è tutt'altro che finita, e il mondo si confronta ancora con varianti pericolose. Per l'Europa è tempo di prepararsi al meglio per le future minacce sanitarie transfrontaliere.

Con l'obiettivo di prevenire che un'epidemia locale non si trasformi mai in una pandemia globale, la Commissione europea sta dando vita all'Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie. Fa tutto parte di uno sforzo per colmare il vuoto nella preparazione alle emergenze dell'UE e nelle capacità di risposta alle crisi.

Stella Kyriakides commissaria europea alla salute e alla sicurezza alimentare: "Investire nella salute è il nostro futuro. È un investimento nel nostro futuro e per questo faremo in modo che HERA disponga del potere finanziario necessario con 6 miliardi di euro nei prossimi sei anni dal quadro finanziario pluriennale. Questo salirà a quasi 30 miliardi , se teniamo conto degli investimenti in sicurezza sanitaria, preparazione e risposta attraverso altri programmi europei."

La missione può raggiungere un investimento di 50 miliardi. Sotto il suo ombrello, le autorità nazionali competenti dovrebbero lavorare insieme. Portare intelligenza, innovazione, capacità scientifica e conoscenza del settore privato prima di una crisi sanitaria, aggiungendo valore agli organismi esistenti.

Dice Thierry Breton, commissario europeo per il mercato interno: "All'inizio della crisi, ci mancava decisamente la capacità industriale necessaria a qualsiasi livello per gestire un piano e un programma così grande. Ci mancava, ed è vero che dovevamo creare qualcosa per potervi far fronte. L'abbiamo fatto ed ha funzionato. Ma ovviamente questo non ha nulla a che fare con agenzie indipendenti come EMA o ECDC".

Dalla fine del 2019, la pandemia di Covid-19 ha ucciso quasi 4,65 milioni di persone in tutto il mondo. Per il futuro dell'Europa è fondamentale non farsi cogliere di sorpresa. Resta da vedere se sarà mai possibile essere completamente preparati per l'imprevedibile.

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