Tensione fra Varsavia e Bruxelles circa il primato del diritto comunitario su quello nazionale
Il governo polacco e la Corte di giustizia europea sono impegnati in un duro confronto sui cambiamenti apportati al sistema giudiziario polacco.
La Corte di giustizia europea ha concluso giovedì che il regime disciplinare imposto di recente dalla Polonia "non è compatibile con il diritto europeo".
Il governo ha implementato modifiche controverse al sistema giudiziario che consentono ai giudici polacchi di essere puniti per alcune delle loro indagini.
L'alta corte europea ha affermato che nell'ambito delle riforme "i giudici potrebbero cadere sotto il controllo politico e la pressione per influenzare le decisioni".
Così Jakob Jaraczewski del Democracy Reporting International: “Bruxelles ritiene che questo sistema rappresenti, di fatto, un pericolo per l'intero sistema giuridico comunitario. Poiché i procedimenti disciplinari contro i giudici, in particolare i procedimenti disciplinari contro i togati sul contenuto delle loro decisioni, potrebbero avere un effetto agghiacciante. E quell'effetto può avere un impatto sul modo in cui i giudici polacchi interagiscono con il diritto dell'Unione europea e se inviano casi al tribunale dell'Unione europea. L'attuale sistema mette loro nell'impossibilità di farlo, e questo a sua volta mette in pericolo l'intero ordinamento giuridico dell'UE”.
Questa sentenza europea arriva poche ore dopo che la corte suprema polacca ha rilasciato una dichiarazione... affermando che le recenti sentenze emesse dalla corte suprema europea non sono giuridicamente vincolanti.
Gli osservatori vedono l'indebolimento del diritto comunitario da parte del governo polacco come un segno che Varsavia si sta allontanando dall'UE, ma che questa non è la volontà delle persone.
Jakob Jaraczewski del Democracy Reporting International: "Non esiste una volontà più ampia nella società polacca di uscire dall'Unione europea e credo che molte persone che sostengono il partito Legge e Giustizia al potere, per le sue politiche economiche e sociali, allo stesso tempo siano desiderose di rimanere nell'UE per godere della libertà di movimento per godere del mercato comune e così via...
Spetta ora alla Commissione europea reagire per garantire che la Polonia rispetti la decisione della Corte di giustizia europea.