Parlamento Ue verso una risoluzione contro l'Ungheria

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Diritti d'autore ATTILA KISBENEDEK/AFP
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Di Sandor ZsirosAlberto de Filippis
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L'Eurocamera voterà a larghissima maggioranza un testo che chiede al premier ungherese Orbàn di ritirare la legge omofoba, pena il blocco dei soldi del Recovery fund

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Il Parlamento europeo sostiene con convinzione la comunità Lgbt ungherese. A Strasburgo si vota giovedì una risoluzione contro la legge omofoba magiara. Il testo invita il governo di Victor Orbàn a ritirare la normativa introdotta con lo scopo di punire la pedofilia e che in realtà inserisce elementi di censura, vietando la rappresentazione dell'omosessualità ai minorenni.

"Notiamo – si deifende Balázs Hidvéghi, eurodeputato ungherese del partito di maggioranza Fidesz, - una certa tendenza in Europa e in America a informare i bambini nelle scuole e persino negli asili sulla sessualità, sull'omosessualità e sulla possibilità di cambiare sesso, prendendo trattamenti ormonali, e crediamo davvero che sia sbagliato".

"Ci congratuliamo con il signor Orbàn per aver appena vinto il campionato europeo dell'omofobia"- ha ironizzato amaramente nell'emiciclo Sophie in 't Veld, eurodeputata olandese del gruppo di centro Renew. - "Ora i capi di Stato e di governo devono scegliere da che parte della storia vogliono stare e votare l'articolo 7." Il riferimento è al procedimento di infrazione contro l'Ungheria per la violazione dei diritti fondamentali su cui si basa il trattato dell'Unione europea.

Ma al di là dei principi, secondo l'eurodeputato lussemburghese di centrosinistra, Marc Angel a pesare nella strategia politica del premier magiaro sono le elezioni in vista.

"In Ungheria si voterà il prossimo anno – afferma Angel - e mettere al centro del dibattito le questioni di morale e di genere distrae l'attenzione dalle questioni serie come la corruzione. Non si parla abbastanza ad esempio dell'ultimo rapporto del Gruppo di Stati contro la Corruzione, Greco, o anche dell'ufficio europeo antifrode Olaf, in cui l'Ungheria compare tra i paesi più corrotti. Quindi si capisce perché ad Orbàn viene facile colpire le minoranze. Prima erano i migranti ora sono le persone Lgbt".

La risoluzione del Parlamento europeo chiede ora di ritirare gli emendamenti omofobi dalla legge ungherese, pena il blocco dei soldi del Recovery fund assegnati a Budapest che potrebbero essere congelati anche in sede di Consiglio europeo.

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