Truppe russe al confine con l'Ucraina, Nato pronta a difendere Kiev

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Diritti d'autore VASILY MAXIMOV/AFP
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Di Andrei Beketov
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Il dispiegamento dei soldati russi al confine ucraino, potrebbe essere una tattica del Cremlino per negoziare sulle sanzioni Ue

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Torna alta la tensione sul confine ucraino, dove Kiev denuncia Mosca per aver aumentato la sua presenza militare dall'inizio di aprile. Il Cremlino dal canto suo ha dichiarato di non aver intenzioni minacciose, e di svolgere attività di ordinaria amministrazione. Versione che non convince affatto la NATO, che ha definito quello di Mosca un comportamento aggressivo.

Secondo l'analista militare russo, Alexander Golts, la Russia starebbe però solo bleffando, e non starebbe pianificando alcuna nuova operazione bellica. "Mosca - spiega l'esperto - sta piuttosto mostrando i muscoli. Vorrebbe paventare la possibilità di una guerra contro l'Ucraina come merce di scambio per ammorbidire l'arrivo imminente delle sanzioni occidentali". L'Unione europea infatti lo scorso marzo ha rinnovato le sanzioni contro la Russia fino al prossimo settembre.

Ma la paura degli ucraini è piuttosto concreta, tanto che la sede Nato di Bruxelles è diventata il centro di ferventi attività diplomatiche per scongiurare un nuovo conflitto. Per Kiev, inoltre, questa è un'occasione per rinnovare la sua domanda di adesione alla Nato, ipotesi che resta ancora improbabile, seppure la protezione militare da parte dell'organizzazione transatlantica non manca.

"La posizione della Nato non è semplice - spiega Brooks Tigner, giornalista esperto di Nato - in passato ha speso parole dure contro la Russia durante il conflitto del 2014, queste parole però non hanno avuto alcuna influenza concreta sul piano militare". Questa volta, invece, "se la Nato decidesse di intensificare il suo sostegno militare a Kiev - ipotizza Tigner - Mosca potrebbe prendere le minacce della Nato seriamente e cambiare atteggiamento. Aggressivo o remissivo - prosegue - non possiamo saperlo, di sicuro il mondo attenderà la prossima mossa con il fiato sospeso".

Al momento un'operazione di terra nella regione della regione orientale del Donbass sembra da escludersi, la Nato però vorrebbe vedere le truppe russe ritirarsi dal confine.

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