La difficile transizione verde del settore automobilistico

La difficile transizione verde del settore automobilistico
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Di Sandor Zsiros
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Nonstante la Commissione europea abbia indicato il 2050 come la data per abbattere la totalità delle emissioni inquinanti, quello delle auto è un settore che fatica a rinnovarsi, soprattutto a causa degli elevati costi di produzione a carico dei consumatori

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Dire addio alle auto a benzina o a diesel, sembra più difficile del previsto per l'Unione europea: la questione è al centro di una battaglia tra gruppi ambientalisti e industriali.

A marzo 9 paesi dell'UE hanno inviato una lettera chiedendo alla Commissione europea di fissare una data per la fine della produzione e la vendita delle auto a combustibile. La Commissione europea ha insistito per eliminarle gradualmente entro il 2050, ma si rifiuta di fissare una scadenza chiara.

"Al momento non abbiamo fissato una data entro cui terminare questo processo - afferma Tim McPhie, portavoce della Commissione europea-. Ovviamente dipende dal ciclo di vita di un'auto, forse 10-15 anni. Questa è la prospettiva in cui speriamo avvenga la transizione".

Attualmente il settore dei trasporti è responsabile del 25% delle emissioni inquinanti, che dovranno essere abbattute del 90% entro il 2050 con l'aiuto della strategia per il trasporto sostenibile. Il che significa che per quella data le automobili dovranno essere a zero emissioni.

Seocndo quanto dichiarano i rappresentanti del settore automobilistico, la produzione in Europa è diminuita del 23% in un anno a causa della pandemia.

La transizione ecologica rappresenta un pesante fardello per i consumatori: gli standard attuali sulle emissioni delle auto hanno portato a motori più sofisticati ma anche più costosi, spiega Dániel Zách, giornalista, totalcar.hu. "Le nuove auto nuove sono sempre più costose. È un fattore importante per tutti i consumatori poter acquistare una nuova Volkswagen Polo a 15mila euro o 20mila. E finché questo fattore conta, anche le date per l'eliminazione graduale delle emissioni saranno vaghe".

L'UE annuncerà i nuovi standard di emissione Euro 7 entro la fine dell'anno, probabilmente in vigore dal 2025. Ma sono altri modi per ridurre le emissioni, ad esempio riducendo drasticamente l'uso delle auto sostenendo il telelavoro.

"A mio avviso questo porterebbe a un risultato migliore e più sicuro e questo non disintegrerebbe il mercato automobilistico con i nuovi standard Euro6 ed Euro7, che prendono in considerazione solo l'aspetto ingegneristico", conlcude Zách .

La svolta si avrà quando i prezzi delle auto elettriche inizieranno a diminuire drasticamente. Oltre a ciò sarà fondamentale per il cambiamento la promozione del trasporto ferroviario e ciclistico.

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