Turchia e Ue tentano il ravvicinamento

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Diritti d'autore Stephanie Lecocq/AP
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Di Efi Koutsokosta
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Il ministro degli Esteri turco, in visita a Bruxelles, parla di un'agenda positiva che includa immigrazione e liberalizzazione dei visti. Ma il ruolo di Ankara nello scacchiere internazionale è ancora molto controverso

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La Turchia tenta di rilanciare le relazioni, da anni tese, con l'Unione europea. Giovedì il ministro degli esteri si è recato in visita a Bruxelles per parlare di un'agenda positiva che includa immigrazione, liberalizzazione dei visti e modernizzazione dell'unione doganale.

Restano però molti dubbi sul ruolo di Ankara nei conflitti in Siria e Libia, per non parlare delle tensioni nel Mar Mediterraneo.

"Il 2020 è stato un anno problematico in termini di relazioni bilaterali tra la Turchia e l'UE", ammette Mevlut Cavusoglu, ministro degli Affari esteri turco. "Ciò ha avuto ripercussioni nel vertice europeo di dicembre e nella relativa dichiarazione congiunta. Ma da allora entrambe le parti hanno espresso la volontà di creare un'atmosfera positiva per lo sviluppo dei legami tra le due parti".

Josep Borrell, Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri parla invece di un passo avanti.

"Accogliamo con favore la ripresa dei colloqui esplorativi tra Turchia e Grecia. Desideriamo fortemente assistere a una riduzione significativa dell'escalation nel Mediterraneo orientale e nella regione circostante".

La Turchia potrebbe cambiare approccio in seguito alle sanzioni degli Stati Uniti imposte per aver dispiegato un sistema di difesa missilistica di fabbricazione russa.

L'ex Segretario generale della NATO, Anders Fogh Rasmussen, sostiene che il cambio di amministrazione alla Casa Bianca è alla base del nuovo approccio di Erdoga,

"Non c'è motivo di nascondere il fatto che la Turchia abbia creato molti problemi acquistando equipaggiamento militare russo non compatibile con l'equipaggiamento NATO e mostrando i muscoli nel Mediterraneo, in Libia, in Siria ecc. Tuttavia abbiamo bisogno di una stretta alleanza con la Turchia. Penso che l'elezione del presidente Biden abbia creato una situazione nuova. Erdogan si rende conto che con Trump fuori dai giochi non ha più un alleato alla Casa Bianca, quindi deve comportarsi bene".

Nel frattempo permangono però le sanzioni europee imposte a dicembre dai leader europei alla Turchia per le sue trivellazioni illegali nella zona economica marittima cipriota.

Journalist • Elena Cavallone

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