Brexit, negoziare fino all'ultimo minuto, accordo ancora possibile

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Di Shona Murray
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Il primo ministro irlandese Micheàl Martin auspica una soluzione nelle prossime settimane. Pesca a livellamento normativo ancora punti irrisolti. Ma no deal "sarebbe enorme danno economico"

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Proseguono i negoziati sulla Brexit giunti ormai alle battute finali, nessun accordo all’orizzonte ma non è ancora detta l’ultima parola come auspica il primo Primo ministro irlandese, Micheál Martin ai microfoni di euronews intervistato da Shona Murray.

"Data l'enormità della posta in gioco credo che sia davvero importante intensificare gli sforzi per raggiungere un accordo. Mi consenta di essere franco, un’uscita del Regno Unito sregolata avrebbe effetti molto negativi, economici, per tutti, innanzitutto per il Regno Unito stesso ma anche per l'Irlanda e per l'Europa. Quindi i politici che stanno negoziando in queste ore hanno l’obbligo di usare il tempo rimasto a disposizione nel modo migliore possibile. "

Le questioni al palo restano i diritti di pesca in acque contese tra Unione europea e Regno Unito e la parità di condizioni, l’allineamento normativo che impedirebbe di violare le regole sulla libera concorrenza. Ci può dire perché non si riescono a fare dei passi avanti?

"Penso che il fatto che in queste ultime due- tre settimane ci siano stati meno commenti sui negoziati in corso sia davvero un buon segno. Credo che gli animi da entrambe le parti si stiano calmando. Dobbiamo ricordare che in queste settimane i negoziati sono andati avanti in modo serrato. Certo sulla pesca non si sono fatti passi avanti perché il divario tra le due parti resta molto profondo e questo è problema che va assolutamente affrontato la prossima settimana. Quanto alla parità di condizioni e allineamento normativo penso che resterà in entrambe le parti il timore che lo Stato possa intervenire a favore delle imprese e influenzare la libera concorrenza. Ma questo credo che sia un problema di più semplice soluzione. Basta stabilire quale sarà l’organo competente per sanare delle dispute o sollevare delle indagini in caso di controversie".

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