Grecia-Turchia, l'Ue non esclude sanzioni contro Ankara

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Di Susan Dabbous
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Tensioni sull'Egeo, l'Ue non esclude sanzioni contro la Turchia. La disputa tra Grecia e Turchia sullo sfruttamento energetico arriva al Parlamento Ue che pensa ad un risposta dura

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La disputa sulle risorse energetiche tra Grecia e Turchia potrebbe arrivare al Parlamento europeo. La presenza militare turca nel Mediterraneo orientale inquieta non poco Bruxelles, che non esclude delle sanzioni. La tensione tra Grecia e Turchia si è riaccesa dopo che entrambe hanno firmato accordi concorrenti sullo sfrutamento di idrocarburi sui propri confini marittimi.

In vista della plenaria del Parlamento europeo della prossima settimana, il gruppo dei socialisti insieme agli eurodeputati greci e ciprioti proporrà di inserire nell'ordine del giorno un dibattito, e una risoluzione, sulla presenza militare turca nell'Egeo.

La minaccia di sanzione, almeno a parole, per il momento sembra concreta, a meno di una clamorosa ritirata turca, ma come osserva Ian Lesser, analista del German Marshall Fund” in queste settimane non c'è stata nessuna evoluzione positiva – e azzarda - delle sanzioini europee sembrano quasi inevitabili. Non possiamo lasciare che la Turchia avanzi le sue posizioni militari in questo modo”.

Più facile a dirsi che a farsi, delle sanzioni economiche o militari contro la Turchia, partner NATO, e fondamentale sponda all'immigrazione verso l Europa, sembrano a dir poco complicate.

Per ora il parlamento europeo si è limitato a supportare la posizione delll'Alto rappresentante dell'UE Josep Borrell che ha chiesto ad Ankara di astenersi da misure unilaterali che alimentano le tensioni nel Mediterraneo orientale.

Per uscire dallo stato di tensione attuale, per l'esperto Lesser, ci vorrebbe una sorta di miracolo politico : “Penso che solo un cambio di leadership in Turchia possa davvero porre fine a questa situazione. La leadership attuale infatti ha deciso, per diversi motivi, di aumentare la sua influenza esterna in paesi come la Libia e la Siria e ora, sempre di più, anche nel Mediterraneo orientale e nell'Egeo.

Per l'europarlamentare spagnolo di centro sinistra, Nacho Sánchez Amor, incaricato di seguire i rapporti con la Turchia, “ è davvero molto triste vedere un paese candidato all'adesione all'Unione europea comportarsi in questo modo – e prevede solo due scenari possibili" - o la Turchia ritira le sue navi militari dall'Egeo, oppure lo scontro prima o poi potrebbe diventare inevitabile. “

La crisi dell'Egeo sarà discussa al prossimo Consiglio europeo del 24 e 25 settembre. Nel frattempo la Grecia resta in massima allerta.

Journalist • Maria Psara

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