Coronavirus: 7,4 miliardi di euro in due ore per il vaccino.

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Diritti d'autore Ted S. Warren/Copyright 2020 The Associated Press. All rights reserved.
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Di Susan Dabbous
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La maratona solidale lanciata dalla Commissione europea raccoglie contributi dai governi di mezzo mondo, tranne che USA e Russia. #UnitedAgainstCoronavirus

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Finanziare rapidamente la produzione e diffusione di un vaccino contro il Coronavirus senza perdere tempo in una controproduttiva competizione tra Stati. La Commissione Europea ha lanciato il Coronavirus Global Response, una conferenza internazionale in cui sono stati raccolti 7,4 miliardi di euro in sole due ore. Tra le decine di capi di Stato e di Governo, presente anche il Premier italiano Giuseppe Conte che ha promesso un contributo di 140 milioni di euro.

"Oggi è solo l'inizio di una gara di solidarietà globale - ha dichiarato la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen che ha moderato la conferenza -. Il nostro importante obiettivo è quello di portare sotto lo stesso tetto tutti gli istituti medici di ricerca che hanno già iniziato le loro sperimentazioni per combattere la pandemia.”

La ripartizione dei fondi

I fondi raccolti non saranno solo per la vaccinazione (4 miliardi), ma anche per le cure (2 miliardi) e

i test (1,5 miliardi).

I soldi sono confluiti da molti Stati e grandi Organizzazioni: tra i maggiori contributori si contano la Commissione Europea stessa che ha messo un miliardo di euro, il Regno Unito, 840 milioni di sterline, e il Canada, 850 milioni di dollari. Un importantissimo ruolo di mediazione tra diversi istituti di ricerca e case farmaceutiche spetterà alla Bill and Melinda Gates Foundation. I due coniugi filantropi e padroni di Microsoft infatti stanno individuando alcuni dei gruppi di ricerca e produzione dei vaccini attraverso due organismi che co-finanziano: CEPI the Coalition for the Epidemic Preparedness Innovations, e GAVI, The Vaccine Alleance.

La gara è già iniziata

Sono già 120 i laboratori di ricerca all'opera per trovare un vaccino nel mondo, ma solo i migliori riceveranno questi fondi pubblici.

"Non ha senso portare a fase avanzata di sperimentazione tutti questi progetti - spiega Seth Berkley, amministratore delegato della GAVI The Vaccine Alleance. - Solo i più validi verranno portati alla fase successiva per essere poi pronti alla produzione su larga scala. A quel punto chiederemo a diverse aziende farmaceutiche di passare alla produzione.”

Il vaccino a prezzo di costo

In altre parole il processo non sarà dettato dalle regole del mercato: ovvero il primo che scopre il vaccino lo brevetta e lo produce e lo vende al prezzo che ritiene opportuno. “No – continua l'esperto – il vaccino verrà prodotto allo stesso tempo da diverse case farmaceutiche ad un prezzo di costo.”

Berkley diffida delle previsioni ottimistiche che promettono un vaccino entro la fine dell'anno. Meglio essere prudenti e dire che ci vorranno al massimo 18 mesi. A quel punto serviranno più fondi per renderlo accessibile nei paesi in via di sviluppo. "E non si tratta di puro altruismo - dice Berkley - ma di prevenire una nuova ondata di infezioni che potrebbe arrivare da qualsiasi parte del mondo.”

Fondatore del Aids Vaccine Initiative, Seth Berkley trova che 18 mesi per scoprire e produrre su larga scala un vaccino per il Covid-19 non siano molti. “Il vaccino per l'Aids non si è mai trovato – ricorda – e quello per la polio ci sono voluti 15 anni per finalizzarlo.”

Una volta prodotto il vaccino verrà distribuito su scala mondiale a partire da alcune categorie specifiche: personale medico e persone vulnerabili e a rischio.

I medici infatti non solo rischiano di contagiarsi facilmente ma anche di contagiare a loro volta.

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