Coronavirus, Il Ramadan a Bruxelles nelle moschee vuote

Coronavirus, Il Ramadan a Bruxelles nelle moschee vuote
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Di Susan Dabbous
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Coronavirus, la grande moschea di Bruxelles si prepara al #Ramadan tra videoconferenze e sermoni online, medici musulmani esonerati dal digiuno per combattere la pandemia.

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La grande moschea di Bruxelles quest'anno si prepara a celebrare il mese sacro del digiuno senza fedeli. Le restrizioni dovute al coronavirus, infatti, dettano le regole di un Ramadan senza precedenti. Per i fedeli, quindi, i sermoni saranno online e il pasto dell'iftar, che spezza il digiuno al tramonto, si svolgerà dentro le mura domestiche, senza condividere la tavola con amici e parenti.

Per Lahcene Hammouche, direttore della grande Moschea di Bruxelles, fervido promotore del dialogo interreligioso, trascorrere il mese di Ramadan in isolamento sociale sarà davvero dura: "Quest'anno purtroppo il Ramadan sarà un po' diverso a causa delle misure di confinamento che dobbiamo rispettare per evitare la diffusione del virus - spiega ai microfoni di euronews -. Abbiamo deciso di comunicare principalmente tramite videoconferenze e continueremo a mantenere i nostri legami costruiti negli anni con i nostri amici ebrei e cristiani."

Personale medico musulmano in Belgio non digiuna

Le misure più rigide del lockdown in Belgio sono state estese fino al 3 maggio, le moschee ovviamente resteranno chiuse ancora a lungo, così gli imam si stanno organizzando tecnologicamente per raggiungere i propri fedeli.

"Abbiamo chiesto alla comunità musulmana di rispettare le regole di confinamento - dichiara Salah Echallaoui dell'associazione Musulmani del Belgio - perché così facendo proteggono se stessi, gli altri cittadini e il paese intero. - e aggiunge -Dobbiamo essere uniti nell'affrontare questa situazione piuttosto difficile. È la prima volta che celebriamo il Ramadan in tali condizioni. È triste - ammette Echallaoui - non poter pregare assieme ma non dobbiamo perdere di vista il vero significato del Ramadan: con il suo messaggio di purificazione e solidarietà. Quest'anno, credo, ce ne sarà particolarmente bisogno."

Sono molti i belgi musulmani che lavorano in prima linea nella lotta al coronavirus. Per loro quest'anno il digiuno verrà sospeso per poter attingere a tutte le energie necessarie per sconfiggere la pandemia.

Journalist • Aissa BOUKANOUN

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