Nuovi rapporti commerciali, ma anche accademici. Le relazioni tra Regno Unito e Unione europea dovranno basarsi su correttezza e reciprocità.
Entreranno nel vivo solo il mese prossimo, ma i negoziati sui rapporti commerciali tra Regno Unito e Unione Europea dopo la Brexit, sono già in agenda. Il governo britannico sembra avere tutto l'interesse a mantenere un allineamento solo minimo alle norme comunitarie e Bruxelles ovvimente non ci sta.
Lo ha detto chiaramente la presidente della Commissione europea, Ursula Von Der Leyen al Parlamento europeo a Strasburgo.
"Gli stiamo offrendo qualcosa che non abbiamo mai offerto a nessuno - ha dichiarato Von Der Leyen - un nuovo modello commerciale con un accesso preferenziale al mercato unico che ovviamente richiede delle garanzie ovvero una concorrenza leale, standard conformi sulla protezione dell'ambiente, dei consumatori e del welfare. Per farla breve: bisogna applicare condizioni paritarie".
Sono molti gli eurodeputati a dubitare che si possa raggiungere un accordo entro la fine dell'anno.
"È chiaro che il Regno Unito conosce molto bene l'Unione europea - afferma Margarida Marques eurodeputata portoghese socialista - forse possiamo dire che per loro è più facile anche se non ci vorranno 7 anni, sicuramente 10 mesi non sono sufficienti.
Ma il commercio non è l'unico tema importante nelle relazioni diplomatiche tra Londra e Bruxelles.
Alcuni legislatori europei vorrebbero che lo scambio interpersonale, intellettuale e accademico rimanesse invariato.
"Personalmente penso che il Regno Unito potrà partecipare a tutti i programmi di ricerca europei - afferma l'eurodeputato conservatore rumeno Siegfried Muresan - rivolti sia ai professori che agli studenti. Questo è quanto auspicano anche le università britanniche. Ma ciò ovviamente ha un costo e richiede un contributo da parte del Regno Unito "
Il governo britannico aspira a stringere accordi differenti nei vari settori puntandocosì' sia a rispettare le regole comunitarie che a legiferare in modo diverso.