Bruxelles tra traffico e inquinamento, una vita difficile per i ciclisti

Bruxelles tra traffico e inquinamento, una vita difficile per i ciclisti
Di Maria Irene GiuntellaMéabh Mc Mahon
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L'ora di punta a Bruxelles si trasforma in una battaglia quotidiana tra auto e ciclisti nel traffico.

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L'ora di punta a Bruxelles si trasforma in una battaglia quotidiana tra auto e ciclisti nel traffico.

Spesso nella capitale belga centinaia di appassionati ciclisti riuniscono per pedalare insieme. Conosciuti come manifestanti di "Critical Mass", si incontrano una volta al mese per sottolineare le sfide che i ciclisti devono affrontare a Bruxelles.

La realtà è che, a differenza delle vicine Anversa e Gand, Bruxelles non è un luogo piacevole per ciclisti, automobilisti o pedoni. Ogni giorno 100mila auto aziendali entrano ed escono dalla città, il che significa che i livelli di inquinamento atmosferico qui sono superiori ai valori limite europei raccomandati.

Bruxelles ha in mente un piano: "Proibiremo tutte le auto diesel entro il 2030 e tutte le auto a benzina entro il 2035 " ha detto Elke van den Brandt in un'intervista a Euronews e che spera di affrontare il problema delle auto aiendali.

Ma per migliaia di pendolari che arrivano nella capitale ogni giorno, rinunciare alla propria auto non è un'opzione.

"Ho bisogno della mia macchina, faccio viaggi lunghi di oltre un'ora, quindi nei trasporti pubblici è troppo complicato, l'auto è obbligatoria per me" ha raccontato un'automobilista.

Gli esperti avvertono che se il Belgio intende raggiungere gli obiettivi climatici per il 2030 stabiliti dall'Unione Europea, il Paese dovrà ridurre radicalmente le auto. Ma a meno che non siano forniti ventiquattro ore su ventiquattro i trasporti pubblici e un'alternativa all'incentivo fiscale delle società di automobili, la battaglia tra la macchina e la bicicletta non farà che peggiorare.

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