Come la banda larga cambia l'economia nella Grecia insulare e rurale

In collaborazione con The European Commission
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Di Camille Bello
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Un progetto cofinanziato con la politica di coesione europea, ha portato la banda larga nelle zone più remote della Grecia. I risultati? Nuove imprese e un boom di prenotazioni turistiche

Megalo Papigo, nella regione di Zagori, nel nord della Grecia, sta vivendo una silenziosa rivoluzione. Questo borgo, che fino a pochi mesi fa non aveva alcuna connessione con il mondo digitale, ora ha accesso ad Internet tramite banda larga, insieme ad altri 5mila villaggi in zone remote del paese

Per molti dei residenti,  questo progetto - sostenuto dall'Unione Europea - ha completamente rinnovato le prospettive economiche e sociali "Ho vissuto sia il prima che il dopo Internet" spiega Nikos Tsoumanis, che qui ha un piccolo albergo-ristorante.  "Prima c'erano molte difficoltà in termini di comunicazione, rapporti con i clienti, di vendita dei nostri prodotti e di promozione delle nostre aziende. Ora la velocità è enorme".

Rivoluzione a banda larga

Come Nikos, mezzo milione di residenti hanno ora accesso alla banda larga nei piccoli villaggi del Nord, centro e sud del paese, così come nelle isole remote. Un'area che rappresenta il 45% del territorio della Grecia. Elsa gestisce un hotel di lusso a Micro Papigo a 1000 metri di altitudine. La banda larga è essenziale per attirare i clienti.

"I settori del turismo e della tecnologia - dice - si stanno sviluppando parallelamente ed è molto importante per noi imprenditori fare un passo avanti per fornire il miglior servizio possibile.

La regione di Zagori è famosa per il rafting e le escursioni e l'arrivo della banda larga ha portato un aumento del turismo, ma non solo. "C'è stato un aumento del 30% delle prenotazioni turistiche" spiega George Soukouvelos, sindaco di Zagori. "In secondo luogo, i nostri prodotti agricoli sono venduti via Internet in tutto il mondo. Il nostro villaggio, la nostra regione è uscita dall'isolamento".

Cofinanziamento

Il bilancio totale del progetto è di quasi 200 milioni di euro. Tra il 2007, anno d'inizio, e il 2013, la spesa è stata interamente a carico dell'Ue, per un ammontare di 61 milioni. Tra il 2014 e il 2020, l'80% dei finanziamenti è fornito dalla politica di coesione dell'Unione europea, mentre il resto arriva da fondi pubblici e privati.

Questo impegno finanziario e tecnologico, che ha avuto luogo durante la recessione greca, ha portato a profondi cambiamenti.

Un nuovo tessuto connettivo

"Ciò che abbiamo notato - spiega Antonis Tzortzakakis, Segretario generale di Poste e telecomunicazioni - è che un certo numero di imprese e start-up si sono stabilizzate in queste aree, e vi rimangono senza doversi spostare in zone più urbane, grazie a questo semplice collegamento che ora possono utilizzare".

Due società di telecomunicazioni hanno partecipato al progetto:  il gruppo OTE,  ha installato 12mila chilometri di fibra ottica in più di **2mila villaggi remoti, **fornendo Internet a banda larga a oltre 300mila abitanti. Ora in queste aree la rete Ote ha una capacità di penetrazione fino al 25%, e sta tuttora crescendo. 

"Questo progetto - chiarisce Gorge Srathopoulos, direttore per le aree rurali di Ote - è un buon esempio di collaborazione tra settore pubblico e privato. Noi gestimremo queste reti per i prossimi 15 anni; dopodiché le infrastrutture saranno trasferite allo Stato".

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