UE: Consiglio dei ministri dell'Interno, Francia e Germania contro l'Italia

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Salvini ribadisce la contrarietà al principio del porto più vicino per lʼapprodo degli immigrati

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Le future politiche migratorie rappresentano la voce principale nell'agenda del Consiglio informale dei Ministri degli Interni dell'Unione europea, in corso ad Helsinki. Scontro tra l'Italia (da un lato) e l'asse Francia-Germania (dall'altro) sui porti di sbarco dei migranti. "Non è una questione di costringere o convincere gli Stati membri - dice Dimitris Avramopoulos, Commissario europeo per le migrazioni - occorre pensare e agire in modo europeo, altrimenti seguiremo il nostro solitario percorso nazionale che porterà sempre a grandi problemi".

Salvini ribadisce il no al principio del porto più vicino per l'approdo degli immigrati, appoggiato dal Governo di Malta, Parigi e Berlino insistono invece per l'approvazione di un documento sugli arrivi che vincoli i Paesi che affacciano sul Mediterraneo. La Finlandia vorrebbe fungere da paciere, nonostante i movimenti anti-migranti siano in aumento anche da quelle parti. "Provengono da ambienti diversi e non hanno le competenze necessarie per trovarsi un lavoro, la parte più difficile è stata la lingua - dice Fadumo Barre, consulente per i migranti - a volte pensano sia sufficiente per me trovare un lavoro grazie alle abilità linguistiche".

Intanto, mentre Salvini ribadisce che le ONG non possono sostituirsi agli Stati, l'organo esecutivo dell'UE è preoccupato dal fatto che i singoli Paesi possano adottare autonomamente piani di emergenza contro le migrazioni.

ONG a processo per immigrazione clandestina, bene!!! #portichiusi

Publiée par Matteo Salvini sur Jeudi 18 juillet 2019
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