Elezioni europee, chi sale e chi scende: cosa dicono le ultime proiezioni
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Elezioni europee, chi sale e chi scende: cosa dicono le ultime proiezioni

Di Euronews
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Uno strumento aggiornato in tempo reale, con proiezioni settimanali. Salvatelo tra i preferiti del vostro browser: è il termometro politico delle Elezioni europee in costante evoluzione.

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Le ultime proiezioni prima del silenzio elettorale (in Italia)

La corsa per le elezioni europee entra nel vivo anche in Francia, dove il Rassemblement National di Marine Le Pen ha superato En Marche! di Emmanuel Macron nelle proiezioni di Europe Elects.

Secondo Europe Elects, che fornisce analisi e dati aggregati dei vari sondaggi, il partito euroscettico e sovranista è rimasto sostanzialmente stabile, e mette in guardia i sostenitori di destra dagli entusiasmi facili. Non si tratta di un segno di ripresa da parte di Marine Le Pen, in grado di intercettare qualche voto da parte dei gilets jaunes. "Il RN di Le Pen non sta davvero prendendo slancio. Piuttosto, è La République En Marche di Macron (LREM) ad essere un po' in calo, e i partiti più piccoli stanno approfittando di questo declino", puntualizza Tobias Gerhard Schminke, fondatore di Europe Elects, intervistato da Euronews.

"Il Front National (l'ex nome del RN) ha avuto il 25% alle elezioni europee del 2014, e i sondaggi dicono che Le Pen farà peggio rispetto ad allora. Bisogna tenerlo a mente. Conclusione: non c'è un'ondata di destra, in Francia".

Occhio agli olandesi euroscettici; Orban ago della bilancia per i Popolari

Il partito euroscettico olandese Forum per la Democrazia (FvD) ottiene risultati positivi nelle proiezioni di Europe Elects dopo la buona performance alle elezioni provinciali olandesi. La formazione anti-UE potrebbe diventare il più grande partito singoli dei Paesi Bassi alle prossime elezioni europee, apportando voti utili al gruppo dei Conservatori e Riformisti europei, con il quale l'FvD è alleato.

Europe Elects prevede un testa a testa serrata tra il partito popolare europeo e i socialisti di centro-sinistra, soprattutto se il partito ungherese Fidesz lascerà il PPE per unirsi al gruppo di Salvini. Il leader di Fidesz e primo ministro ungherese, Viktor Orban, questa settimana ha ritirato il suo sostegno al candidato del PPE, Manfred Weber.

Il Regno Unito si lancia nella gara

Il governo britannico ha confermato questa settimana che il Regno Unito parteciperà alle elezioni europee. L'annuncio arriva dopo il disastroso risultato dei partiti conservatori e laburisti alle elezioni locali. I liberaldemocratici - che hanno guadagnato più di 680 seggi - e i verdi, che hanno conquistato altri 185 nuovi consiglieri, sono emersi come i veri vincitori della tornata elettorale per non aver fatto sconti ai due maggiori partiti politici impantanati nelle trattative sulla Brexit. Entrambi i libdem e i verdi hanno chiesto un secondo referendum su Brexit. "Ci saranno diversi partiti in competizione alle elezioni europee, è bene ricordarlo: il Brexit Party, Change UK e altri che non hanno partecipato alle elezioni locali inglesi e nordirlandesi. Questo potrebbe cambiare la dinamica che abbiamo osservato nelle elezioni locali", ha ricordato Schminke.

Italia: tutto può cambiare nelle due settimane di silenzio elettorale

Le elezioni europee si svolgono dal 23 al 26 maggio, nelle due ultime settimane vige in Italia il silenzio elettorale; il regolamento sulla pubblicazione dei sondaggi cambia da Paese a Paese.

I sondaggi pubblicati da Repubblica (Demos) e Corriere (Ipsos) il 10 maggio confermano le tendenze della supermedia di Youtrend: Lega in calo (ben 6 punti persi in 1 mese per Ipsos); M5S in seconda posizione e PD sopra la soglia "psicologica" del 20%: Lega 31,5%; M5S 22,7%; PD 21,1%; FI 9,4%; FDI 5,2%. +Europa si attesterebbe intorno al 3%, soglia non sufficiente ad ottenere un seggio al parlamento europeo, mentre i Verdi sono dati all'1.7%. Gli indecisi sono due su tre, scrive Repubblica.

Secondo Alexander Sarti di Europe Elects, i dati dell'ultima settimana ancora non tengono conto degli effetti del caso Siri. Cinque Stelle e PD dovrebbero portare a casa sostanzialmente lo stesso numero di seggi, a prescindere dalle oscillazioni del voto popolare. "Tuttavia, cinque anni fa, allo scoccare del silenzio elettorale, il PD era dato al 31% quando alla fine ha preso il 40.8% alle elezioni, quindi nulla è sicurissimo e in due settimane le cose possono cambiare molto".

Le proiezioni di Europe Elects aggiornate al 7 maggio

Metodologia: I dati delle proiezioni del Parlamento europeo sono raccolti da Europe Elects e si basano su sondaggi pubblici che indicano le intenzioni di voto alle Europee in 28 Paesi della Ue, ad esclusione del Regno Unito. Nei casi in cui non fosse disponibile un sondaggio sulle elezioni europee, vengono utilizzati sondaggi relativi alle elezioni nazionali. In caso non fossero pubblicati sondaggi dopo le ultime elezioni nazionali, ci si basa sui risultati elettorai. Per maggiori informazioni sulla metodologia, si prega di visitare Europe Elects.

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