Paesi NATO aumentano le spese per la difesa

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Di Elena Cavallone
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The Brief: l'appuntamento con l'attualità europea

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Dopo anni di tagli alla difesa, la NATO annuncia un'inversione di tendenza.

L'ultimo rapporto annuale dell'alleanza transatlantica rivela che i suoi stati membri hanno fatto passi avanti per avvicinarsi all'obiettivo di spesa del 2% del prodotto interno lordo per la difesa.

Uno sforzo registrato soprattutto nei Paesi baltici, in Polonia e nei Paesi Bassi ma solo sei governi sono riusciti a raggiungere la famosa soglia del 2% tanto cara al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

"L'anno scorso, gli alleati europei e il Canada hanno aumentato le loro spese per la difesa di quasi il 4% in termini reali. Dal 2016, hanno effettivamente speso 41 miliardi di dollari per la difesa", ha detto fiero il Segretario generale dell'Alleanza, Jens Stoltenberg, che spera anche la cifra salga a 100 miliardi entro la fine dell'anno prossimo.

Ma per gli esperti bisogna rimanere con i piedi per terra: non è detto che tutti gli alleati effettivamente rispetteranno l'impegno a spendere il 2% del PIL per la difesa entro il 2024.

Allo stato attuale, infatti, 12 degli alleati (inclusi tre grandi paesi come Italia, Spagna e Germania) non hanno aumentato le loro spese nell'ultimo anno.

A contestare il criterio di calcolo delle spese è proprio l'Italia, che dal 2017 riserva l'1.15% del PIL alla difesa. In una precedente riunione a Bruxelles il ministro della difesa, Elisabetta Trenta, aveva chiesto che tra le spese venissero calcolati anche gli investimenti non militari che aumentano la sicurezza civile, come quelli per la sicurezza informatica.

L'ultimo rapporto NATO indica inoltre che i soldati hanno abbandonato la loro uniforme color sabbia, sostituita da una color bianco e kaki. Che la NATO si stia allontanando dalle zone calde per tornare a presidiare il suolo europeo?

"L'Alleanza si sta ora concentrando nuovamente sulla deterrenza e sulla difesa del suolo europeo- conferma Sven biscop dell' Istituto Egmont.- E tra la difesa collettiva, la gestione delle crisi e il rafforzamento delle capacità dei partner, di sicuro la difesa territoriale è di nuovo la priorità numero uno".

La NATO ha aumentato la sua presenza anche nei suoi confini orientali e non è un caso se solo una pagina del rapporto è dedicata alle relazioni con la Russia, che si riassumono in due parole: difesa e dialogo. La data chiave è il 2014 quando, dopo l'annessione della Crimea la Russia, ha cessato di essere un partner strategico dell'Alleanza.

Immigrazione verso l'UE in calo

Il numero di persone che hanno chiesto asilo nell'Unione europea l'anno scorso è ulteriormente diminuito, afferma l'Eurostat, ufficio che fornisce le statistiche sull'UE. Gli stati membri hanno registrato 580.000 richiedenti asilo, un calo dell'11% rispetto al 2017 e meno della metà del numero registrato durante la crisi migratoria nel 2015. La Siria è il primo paese di origine dei rifugiati.

Nessuna esenzione IVA sui corsi di guida

Imparare a guidare un'auto non è come imparare a scrivere e leggere, almeno dal punto di vista fiscale e legale. La Corte di giustizia europea ha stabilito che i corsi di guida non possono essere esentati dall'IVA, a differenza delle tasse scolastiche. Il caso era stato sollevato da una scuola guida tedesca, che sosteneva che guidare un'automobile rintra tra conoscenze e le abilità di base.

Spotify denuncia Apple

Spotify ha presentato una denuncia presso l' autorità antitrust europea nei confronti di Apple. La società che offre servizi musicali sostiene che la Apple abbia esercitato pratiche di concorrenza sleale sul suo App Store per favorire Apple Music. Spotify ritiene in corretto che la Apple richieda ai servizi digitali di pagare una tassa del 30% sugli acquisti fatti attraverso il suo sistema di pagamento.

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