100 giorni alle europee: ecco come potrebbe apparire l'europarlamento

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Di Elena Cavallone
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The Brief: l'attualità europea da Bruxelles

In questa edizione

Pubblicati i primi sondaggi delle elezioni europee

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Il vento nazionalista soffia sulle prossime elezioni europee. A meno di 100 giorni dalle elezioni europee, l'europarlamento rilascia i risultati dei primi sondaggi condotti nelle ultime due settimane. In calo il partito popolare europeo e i socialisti, mentre nazionalisti ed euroscettici sembrano guadagnare terreno.

La Lega potrebbe essere il partito che vedrà aumentare maggiormente i suoi eurodeputati (passando da 6 a 21) , seguita dai 5 stelle, dal Ressemblement National francese, l'ungherese Fidez e alternativa per la Germania.

I gruppi di centro destra e centro sinistra rimarranno comunque i piu numerosi, anche se perderanno molti parlamentari.

Parlando a euronews, il ministro degli esteri ungherese Péter Szijjártó, ha dichiarato che spera di trovare nel nuovo emiciclo dei buoni alleati rivedere le politiche europeo sull'immigrazione.

"La nostra speranza è che dopo le elezioni parlamentari europee l'approccio anti immigrazione sarà predominante in tutte le istituzioni europee. Per noi avere una maggioranza anti immigrazione è la cosa più importante e l'Ungheria contribuirà a questo".

Ma gli euroscettici non saranno gli unici a guadagnare terreno. Anche i liberali potrebbero guadagnare qualche seggio, trasformando queste elezioni in una battaglia forze tra liberali e illiberali.

Le forze anti sistema sono in crescita dunque ma da sole non possono farcela. I dati espressi dai sondaggi pero parlano chiaro: con un emiciclo cosi frammentato sarà difficile raggiungere una maggioranza tramite la storica alleanza tra socialisti e conservatori europei e l'ago della bilancia sarà rappresentato proprio dai liberali di Guy Verhofstadt.

Saranno socialisti, invece, a subire le perdite maggiori, con una contrazione di 51 seggi. Il gruppo sembra essere sull'orlo del precipizio eppure Frans Timmermans, il suo candidato di punta, non sembra scomporsi:

"Per 150 anni i socialisti sono stati sull'orlo del precipizio, è lì che viviamo. Ma è proprio in quel punto dove si possono raccogliere i fiori più belli e questo è quello che faremo come socialisti: lotteremo sempre. Vogliamo essere sull'orlo del precipizio perché c'è molto per cui combattere".

Contrariamente alle aspettative pero' sondaggi pero mostrano che la maggior parte degli europei (il 68%) ritiene che far parte dell'UE sia una buona idea.

SOS clima: l'appello dei ministri degli esteri europei

Il cambiamento climatico è una minaccia diretta ed esistenziale, che non risparmierà nessun paese - questa la dichiarazione dei ministri degli esteri dell'UE. La dichiarazione arriva prima del vertice della Nazioni Unite a settembre, in cui in cui l'UE spera di stimolare a livello internazionale l'azione politica per contrastare il riscaldamento globale.

Scontro Polonia - Istraele fa saltare il vertice di Visegrad

Scontro diplomatico tra Polonia e Israele. Varsavia si tira fuori da un vertice organizzato a Gerusalemme con i paesi del gruppi di Visegrad. Il primo ministro polacco ha infatti ritenuto inaccettabili le parole del ministro degli Esteri israeliano, che lunedì ha affermato che "molti polacchi" avevano collaborato con i nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale e condiviso la responsabilità per l'Olocausto. 

Il ritiro della Polonia fa saltare il vertice di Visegrad, organizzato da Netanyahu per stringere i legami tra i paesi europei a guida ultra conservatrice: Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia e Polonia.

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