The Brief, Bruxelles: Ue 'fa i conti' a Turchia su Fondo rifugiati, Brexit senza visto?

The Brief, Bruxelles: Ue 'fa i conti' a Turchia su Fondo rifugiati, Brexit senza visto?
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Di Giulia Garofalo
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La rubrica 'The Brief from Brussels' oggi parla di Brexit: Bruxelles ha proposto l'esenzione dall'obbligo di visto per i britannici anche dopo la Brexit. La Corte di Conti europea ha chiesto all'Esecutivo dell'Unione di sollecitare le autorità di Ankara a fare luce sui Fondi Ue per i rifugiati.

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Queste le principali notizie della giornata a Bruxelles, in The Brief

Brexit: Bruxelles propone viaggi in Ue senza il visto

Continuano i lunghi negoziati per la Brexit a Londra. Secondo le fonti, Bruxelles avrebbe proposto al Governo May l'esenzione dall'obbligo di visto per consentire ai cittadini britannici di continuare a viaggiare comodamente verso l'Unione europea anche dopo l'uscita del Regno Unito dall'"Europa a 28".

Ma allo stesso tempo, avverte sugli effetti in caso di mancato accordo, tra cui emerge che la patente di guida dei britannici non verrebbe riconosciuta nei 27 Stati membri, non si fornirebbe la copertura sanitaria e non si accorderebbe la validità dei passaporti per animali domestici.

L'Unione europea esige trasparenza da Ankara sull'uso del Fondo europeo per i rifugiati

La Corte dei Conti europea ha avanzato nei confronti della Turchia preoccupazioni sull'utilizzo di fondi dell'Unione Europea destinati ai rifugiati e migranti siriani.

In particolare, la Corte esige trasparenza in seguito al rifiuto delle autorità turche di fornire l'elenco completo dei beneficiari. E chiede alla Commissione europea di sollecitare l'invio da parte di Ankara di tutti i dati necessari a identificare i destinatari finali dei contributi.

Nel 2016, Bruxelles aveva già mobilitato consistenti risorse monetarie per le politiche in questione, e nell'ambito di un Patto sulle politiche di migrazione con la Turchia, siglato lo stesso anno.

Merkel all'Europarlamento: "Piu' solidarietà per l'Unione" e difende esercito comune

Angela Merkel chiede di impegnarsi in uno sforzo comune perchè aspira a un'Unione europea più aperta e tollerante.

Questo il messaggio della cancelliera tedesca all'Europarlamento a Strasburgo con cui la leader tedesca ha presentato la sua visione del progetto d'Europa.

Parla della creazione di un vero e proprio esercito europeo per la politica di difesa comune e chiede a gli eurodeputati di dimostrarsi aperti e coesi, commentando cosi la necessità di continuare a tenere alto lo spirito di appartenenza all'Unione: "Per noi europei è sempre più importante rimanere uniti, motivo per cui abbiamo piu che mai bisogno di rispetto e fiducia nell'interesse di politiche comuni ampiamente condivise dagli Stati membri, come anche __dei diversi interessi dei singoli Paesi ed economie. E' importante capire che latolleranza è l'anima dell'Europa, il cuore dell'identita dei cittadini. E, solo attraverso la tolleranza, riusciremo a rafforzare la volontà di guardare agli interessi ed esigenze degli altri Paesi, con lo stesso impegno e costanza, come fossero i nostri".

Tutt'altro che condivise in emiciclo, le parole della Merkel hanno sollevato proteste per la politica di austerità attuata negli ultimi anni.

Udo Bullmann, eurodeputato socialista tedesco ha commentato una lacuna che la Merkel ha dimostrato nel suo operato e veste di premier tedesca e di come avrebbe potuto favorire una piu' efficacie gestione degli affari europei tra Germania e Unione europea:

"Non ha mai fatto un discorso chiaro e importante in Germania...a difesa reale dell'appartenenza all'Eurozona. Non ha mai spiegato alla gente perché, prima di tutto, è un buon interesse della Germania poter disporre di una valuta comune e far parte dell'Eurozona. Se si osserva il progresso dell'estrema destra, e gli sviluppi che ha avuto in Germania, si nota che l'alternativa per Berlino è iniziata da un movimento anti-euro, che si è poi sviluppata verso l'estrema destra e la xenofobia".

Cancelliere dal 2005, Angela Merkel è una figura centrale nel panorama politico europeo. Posizione dominante, ma non priva di inconvenienti. Cosi ha osservato anche l'olandese Sophie in't Veld. L'europarlamentare liberale ha incontrato la telecamera di Euronews e l'inviata a Strasburgo, Elena Cavallone, a cui a espresso un'osservazione sul ruolo dominante della leader tedesca in Europa: "Angela Merkel è stata uno dei pilastri dell'integrazione europea, un fattore molto importante per la stabilità. Ma, allo stesso tempo, non è normale o realmente costruttivo assistere ad una situazione di equilibri in cui l'intera Unione europea dipenda preponderantemente da un solo personaggio politico..."

La Corte di Giustizia dell'Unione europea dice 'no' al copyright per la tutela del sapore dei cibi

La Corte di Giustizia dell'Unione europea ha stabilito che il sapore di un alimento non può beneficiare della tutela del diritto d’autore, ai sensi della Direttiva già in vigore in materia e applicabile, ad esempio, alle produzioni della creazione intellettuale.

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L'appello ai giudici dell'Unione europea si è verificato in seguito a un caso portato in un Tribunale olandese che ha riguardato un alimento in particolare: un formaggio spalmabile, accusato di aver ‘plagiato’ l’Heksenkaas già prodotto da un'azienda olandese e noto per il suo gusto di panna ed erbe aromatiche.

La sentenza ha stabilito che il sapore non è tutelato perche si tratta di un senso soggettivo, il gusto, che non può essere qualificato come “opera”.

Una casa produttrice olandese concorrente ha chiesto infatti al tribunale di intimare un'altra azienda a cessare la produzione e commercializzazione del formaggio stesso.

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