In lizza c'erano anche le Ong che si occupano del soccorso dei migranti nel Mediterraneo e l’attivista marocchino Nasser Zefzafi
Il Parlamento europeo ha assegnato il Premio Sakharov 2018 al regista ucraino Oleg Sentsov, condannato a 20 anni di reclusione con l'accusa di aver "complottato atti terroristici" contro il dominio "de facto" della Russia sulla Crimea.
Amnesty International ha descritto il processo giudiziario come "un processo iniquo dinanzi a un tribunale militare". Proseguendo il suo sciopero della fame da maggio 2018, Sentsov è diventato anche un simbolo della sorte dei circa 70 cittadini ucraini illegalmente arrestati e condannati a lunghe pene detentive dalle forze di occupazione russe nella penisola di Crimea.
In lizza per il riconoscimento c'erano anche le Ong che si occupano del soccorso dei migranti nel mar Mediterraneo e l'attivista marocchino Nasser Zefzafi. In passato il riconoscimento è andato, tra gli altri, a Nelson Mandela, Alexander Dubcek, Aung San Suu Kyi, all’Onu, alle Damas de Blanco e a Malala Yousafzai. Nel 2017 il premio è stato assegnato all'opposizione democratica in Venezuela.
Istituito nel 1988, il premio Sakharov viene assegnato a persone che abbiano contribuito in modo eccezionale alla lotta per i diritti umani in tutto il mondo e attira l'attenzione sulla violazione dei diritti umani oltre a sostenere i vincitori e la loro causa.