Il rapper spagnolo Valtonyc non viene estradato: Il giudice belga deciderà il 17 settembre delle sorti dell'artista condannato in Spagna per i testi delle sue canzoni
Il 17 settembre la giustizia belga deciderà sull'estradizione di Valtonyc.
Il rapper spagnolo è apparso lunedì davanti al giudice e, uscendo dal tribunale, ha detto di essere ottimista.
Ottimista perché pensa che il crimine di apologia del terrorismo sarà respinto.
"Sono felice perché il pubblico ministero non dà per scontata l'accusa sul terrorismo - ha dichiarato il rapper Josep Miquel Arenas - ma allo stesso tempo sono molto triste perché questo dimostra che nello stato spagnolo stanno banalizzando la parola terrorismo e che la stanno usando come una scusa per combattere il dissenso."
Valtónyc è anche condannato in Spagna per aver insultato la famiglia reale e per minacce. Un altro crimine che la difesa considera fuori luogo.
"Non si tratta di minacce perché è musica rap, è come un graffito, non devi prenderlo alla lettera, è iperbolico", ha chiarito l'avvocato Simon Bekaert
I giudici vogliono analizzare i testi delle canzoni del rapper per determinare se siano realente perseguibili. In Spagna fu condannato a tre anni e mezzo di carcere. In un brano, ad esempio, parla far esplodere un autobus pieno di politici.
Una storia, quella del rapper, che come racconta per Euronews Ana Làzaro Bosch, è diventata una battaglia per la libertà di espressione:
"Valtónyc vuole che il suo caso sia un precedente nel campo della libertà di espressione, e per questa ragione afferma che, se la sua estradizione dovesse essere approvata definitivamente, è disposto a recarsi alla Corte dei diritti umani di Strasburgo".