"Se ogni Stato decide di ricostruire le frontiere, l'Europa non esiste più!"

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Di Euronews
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Francesco Avato è il sindaco della città italiana di Bardonecchia, al confine con la Francia. Sostenitore di una politica di accoglienza più generosa e coordinata, il sindaco, in un'intervista con Valérie Gauriat, raccomanda una gestione dei flussi migratori coordinata con i Paesi di origine.

Francesco Avato è il sindaco della città italiana di Bardonecchia, al confine con la Francia. Molti migranti provano da qui ad arrivare a Briançon, attraversando la montagna. Sostenitore di una politica di accoglienza più generosa e coordinata, il sindaco, in un'intervista con Valérie Gauriat, raccomanda una gestione dei flussi migratori coordinata con i Paesi di origine.

Francesco Avato:

Oggi gestiamo questa situazione di emergenza, però non abbiamo rinunciato a porre la questione politica dei Confini interni all'Europa, la questione della modifica del Trattato di Dublino.

Perché questo è il vero tema.Anche se sappiamo che è difficile, perché molti paesi europei, soprattutto quelli dell'Est Europa, in questo momento sono molto chiusi sul tema delle frontiere interne dell'Europa.

Noi speriamo che si affronti la questione non dal punto di vista di ricostruire le frontiere interne all'Europa, ma in maniera seria, la questione delle frontiere esterne, creando dei canali di comunicazione con i paesi africani che oggi sono coinvolti nella maggior parte della migrazione -parliamo del centrafrica-, gestendo in maniera legale e non sottoponendo alla schiavitù.

Bisogna fare in modo che le persone possano circolare liberamente all'interno dell'Europa, prevenendo e non gestendo il fenomeno quando ormai si è verificato.

Qui bisogna fare in modo che l'Europa gestisca dei rapporti importanti con i paesi del centro Africa, per istituire dei corridoi legali che prevedano la gestione e l'inserimento di piccoli numeri di migranti in tutti i paesi europei.

Questa è l'unica ricetta. Dal mio punto di vista, la gestione in piccole quantità può essere garantita. Le grandi concentrazioni di migranti non sono gestibili né dall' Italia, né dalla Francia né dalla Germania.

Quello che può funzionare é solo una presa di coscienza del fatto che il fenomeno migratorio, dall'Africa soprattutto, ma dal medioriente, è possibile che non si arresti in tempo breve.

Quindi va gestito in forma intelligente, non quando i migranti sono già sul territorio europeo.

Ma prima comprendendo in che modo poter inserire, alla luce del sole, dentro la legge, fuori dal traffico di uomini, piccoli numeri ma diffusi.

Quindi io non credo che sia l'Italia che deve fare di meno, la Germania che deve fare di meno e la Grecia che deve fare di più... Credo che tutti debbano fare molto in questo, coordinati dalla politica europea. E infatti la questione é politica, perché oggi abbiamo ricostruito le frontiere dell'Europa. Se ogni Stato decide autonomamente di ricostruire le frontiere dell'Europa, banalmente, l'Europa non esiste più!

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