Islam, il partito che fa polemica in Belgio

Islam, il partito che fa polemica in Belgio
Di Aissa BOUKANOUN
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Propongono la creazione di uno stato islamico, l'introduzione della sharia e la separazione di uomini e donne sui mezzi pubblici. Si presentano per la seconda volta alle elezioni municipali, dove sono riusciti a far eleggere due membri del partito su quattro candidati nel 2012.

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Separare uomini e donne sui mezzi pubblici e imporre alle scuole di servire carne halal. Sono due dei punti del programma del partito Islam, che si presenta per la seconda volta in sei anni alle elezioni municipali in Belgio, il 14 ottobre. La campagna parte a luglio, ma il partito fa già discutere.

Un residente del comune di Molenbeek, a Bruxelles, sembra pronto per votarlo: "L'idea di separare uomini e donne nei mezzi di trasporto pubblici è ottima. Bisogna dirlo, ci sono uomini che molestano sessualmente le donne negli autobus, e ci sono anche donne che molestano gli uomini".

Sempre a Molenbeek, la consigliera municipale Ann Gilles-Goris non si sente così molestata, o comunque non pensa che separare le persone sia la soluzione: "Una società si costruisce facendo ponti - dice -, mettendo le persone insieme, permettendo loro di vivere la quotidianità insieme. Se cominciamo a separare uomini e donne, penso che sbagliamo strada".

Il partito Islam si rivolge a un elettorato di musulmani conservatori. Due dei quattro membri che si sono presentati alle elezioni del 2012 sono stati eletti a Molenbeek e Anderlecht. Stando a quanto dice il suo presidente, Abdelhay Bakkali Tahiri, "È un progetto nato su richiesta dell'elettorato femminile, le donne si sentono davvero molestate, si sentono davvero maltrattate da dei maleducati, da dei perversi, bisogna dirlo. Questo progetto funziona molto bene in Giappone, dove ci sono vagoni riservati alle donne durante le ore di punta".

Alcuni politici però chiedono che la formazione sia messa al bando, sulla base di un programma che intende creare uno stato islamico - anche se, dicono, nel rispetto della Costituzione - e introdurre la Sharia in Belgio.

Una soluzione che per Hasni Abidi, direttore del Centro di studi e ricerche per il mondo arabo e mediterraneo di Ginevra, non è applicabile: "Questo partito si inserisce un po' nell'ondata populista e nazionalista di altri partiti situati all'estrema destra o all'estrema sinistra dello spettro politico. Non si può vietare un partito politico, nemmeno se questo partito sostiene idee estreme, perché il panorama politico ha abbastanza spazio per tutti questi partiti".

Secondo uno studio demografico condotto nel 2016, in Belgio i musulmani costituirebbero il 7 per cento della popolazione.

Journalist • Selene Verri

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