UE-Turchia: i negoziati alla prova del voto

UE-Turchia: i negoziati alla prova del voto
Di Euronews
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Secondo gli eurodeputati, la violazione dei diritti umani da parte del governo turco e la soppressione della separazione dei poteri a livello costituzionale sono in contrasto con i criteri per l'entra

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La svolta autoritaria di Ankara rischia di compromettere i colloqui di adesione della Turchia all’Unione europea. A fronte della violazione dei diritti umani nel paese e della riforma costituzionale che amplia i poteri del presidente Erdogan, giovedi gli eurodeputati a Strasburgo voteranno una risoluzione per la sospensione dei negoziati con la Turchia. “Se il governo turco va avanti con l’attuazione di questa nuova costituzione senza separazione dei poteri nel Paese, in aperto contrasto con i criteri di Copenaghen, ciò dovrà condurre alla sospensione formale dei colloqui di adesione tra il governo turco e l’Unione europea” – ha affermato la deputata olandese Kati Piri

We cannot and will not ignore the worrying developments in #Turkey – precisely because we want fruitful bilateral relations.

— Johannes Hahn (@JHahnEU) 5 luglio 2017

Ciononostante, i governi europei sono consapevoli dell’importanza strategica della Turchia, con cui l’Unione europea ha un accordo per la gestione dei flussi migratori. Come speiga Seda Gurkan, esperta dell’Universtà libera di Bruxelles, è necessario mantenere delle buone relazioni con il Paese.“Gli Stati membri vorrebbero mantenere aperto il canale di comunicazione e cooperazione con la Turchia in quanto sono in gioco molte questioni. La Turchia rimane un importante partner dell’Unione europea per quanto riguarda l’economia, la cooperazione per la lotta al terrorismo e la modernizzazione dell’ unione doganale. Un altro tema importante per l’Unione europea è l’afflusso illegale di rifugiati e immigrati sul suo territorio”.

Turkey opposition appeals #Erdogan's referendum win in EU court https://t.co/vGAPaSDxRfpic.twitter.com/MCgu5eYj0G

— dwnews (@dwnews) 4 luglio 2017

Il Presidente Erdogan intende anche reintrodurre la pena di morte. Dopo il fallito colpo di stato a luglio 2016, il governo turco ha intrapreso una serie di purghe volte a reprimere l’opposizione politica e la libertà di stampa.

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