L’Europa centrale e sudorientale si organizza per blindare i confini nel caso l’accordo sui migranti fra Unione europea e Turchia dovesse implodere.
L’Europa centrale e sudorientale si organizza per blindare i confini nel caso l’accordo sui migranti fra Unione europea e Turchia dovesse implodere. Ne hanno discusso a Vienna i ministri dell’interno e della difesa di una quindicina di paesi.
Il ministro della difesa austriaco Hans Peter Doskozil ha commentato: “Non c‘è dubbio: la soluzione europea è sempre la migliore. Ma non possiamo aspettare ancora. Attueremo questo piano d’azione secondo le scadenze concordate”
Dalla Polonia alla Grecia, passando per il Kosovo o l’Ungheria, i paesi che si trovano sulla cosiddetta “via dei Balcani” temono che salti l’accordo siglato fra Bruxelles e Ankara, accordo barcollante in particolare nella parte che riguarda l’esenzione del visto per i cittadini turchi che viaggiano in Europa.
I paesi coinvolti, che già hanno chiuso le loro frontiere, hanno firmato una dichiarazione congiunta che li impegna a collaborare a livello di polizia e autorità militari e civili.