Questa puntata di Insiders è dedicata alle condizioni delle carceri in Europa. Abbiamo scelto di realizzare i nostri reportage in Italia e in
Questa puntata di Insiders è dedicata alle condizioni delle carceri in Europa.
Abbiamo scelto di realizzare i nostri reportage in Italia e in Francia perché le prigioni di questi due Paesi sono esemplificative di una situazione molto spesso drammatica.
In Italia il patrimonio carcerario è vetusto e decisamente fastiscente. Quasi ovunque le celle sono sovraffollate e i tentativi fatti per migliorare le condizioni di vita dei detenuti sembrano non dare i frutti sperati. Il percorso volto al reinserimento di chi ha scontato la pena, salvo rarissime eccezioni, appare un’utopia.
I problemi che affliggono la Francia sono diversi ma ugualmente preoccupanti. Nel Paese, il tasso di suicidi tra i carcerati supera di gran lunga la media europea: 12,4 ogni 10.000 detenuti contro il 7,6 dell’Unione. Nel sistema carcerario transalpino, inoltre, la prescrizione di psicofarmaci, volti a calmare i detenuti, sarebbe davvero eccessiva.
In chiusura, Sophie Claudet ha intervistato Mykola Gnatovskyy. Secondo il presidente del Comitato europeo per la prevenzione della tortura occorrono carceri nuove, con spazi adeguati per i detenuti.
Lo scopo di una pena, come sosteneva Cesare Beccaria già nel lontano 1764, dovrebbe essere la rieducazione dell’individuo e non soltanto la punizione di un delitto.
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#RapportoAntigone2016 L'80% del bilancio del DAP va per le spese di personale. Meno dell'8% le spese per i detenuti pic.twitter.com/FNUTZatzUo
— AssociazioneAntigone (@AntigoneOnlus) April 15, 2016