Lo scandalo dei Panama papers ha messo le ali alla nuova proposta della Commissione europea in chiave anti-evasione fiscale. Nella versione
PUBBLICITÀLo scandalo dei Panama papers ha messo le ali alla nuova proposta della Commissione europea in chiave anti-evasione fiscale. Nella versione originale, si prevedeva l’obbligo di rendere pubblici profitti e tasse pagate in Europa dalle multinazionali. Ora, la norma viene estesa anche alle attività nei paradisi fiscali, come spiega Jonathan Hill, responsabile del dossier.
Jonathan Hill
Commissario per la stabilità e i servizi finanziari
“Se multinazionali attive in Europa pagano le tasse in posti come Panama, per fare un esempio, dovranno rendere pubblica questa informazione”.
Il Commissario ha ammesso che l’inchiesta giornalistica ha permesso di aggiungere misure di cui molti non volevano neanche sentir parlare, appena pochi giorni fa.
C‘è comunque chi è ancora critico nonostante l’accresciuta ambizione, come Philippe Lamberts, eurodeputato belga del gruppo dei Verdi.
“È passo nella giusta direzione, ma davvero troppo piccolo. Mostra la totale mancanza di coraggio da parte della Commissione e di responsabilità da parte degli Stati membri”.
Colpite dal provvedimento saranno le grandi compagnie, chi fattura oltre 750 milioni di euro l’anno, senza distinzione tra imprese europee e straniere.