Migranti, l'Ue cancella le "quote". 40.000 i rifugiati da redistribuire tra 19 Paesi

Migranti, l'Ue cancella le "quote". 40.000 i rifugiati da redistribuire tra 19 Paesi
Di Arianna Sgammotta
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Alleggerire il fardello di Italia e Grecia nell’accoglienza dei migranti, attraverso un meccanismo di emergenza che vede al centro la redistribuzione

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Alleggerire il fardello di Italia e Grecia nell’accoglienza dei migranti, attraverso un meccanismo di emergenza che vede al centro la redistribuzione tra gli Stati membri di 40.000 rifugiati,soprattutto siriani ed eritrei, arrivati in Europa dopo il 15 aprile.

La Commissione europea è decisa a portare avanti la propria politica per la migrazione. E per essere sicura di non vedersi sbarrare la strada dagli Stati membri ripudia il termine “quota”.

Sollevati dall’impegno Regno Unito, Irlanda e Danimarca (oltre alla Grecia e all’Italia), che sulla base di accordi precedenti non sono obbligati a partecipare, gli Stati membri cui va l’onere di dividersi i rifugiati restano 19.

“Il meccanismo per la redistribuzione dei migranti proposto si basa sul principio della condivisione di un fardello oggi tutto sulle spalle di Italia e Grecia” ha spiegato il Commissario Ue Avramopolus “Chiediamo agli altri Stati di partecipare. Quello che stiamo facendo oggi dovrebbe essere visto come un pacchetto base, che potrebbe essere esteso anche ad altri Stati membri se necessario.

Se la proposta dell’esecutivo è ben accolta da Roma e Atene, per il Consiglio europeo dei Rifugiati e richiedenti asilo, queste due capitali non possono ora voltare le spalle all’emergenza.

“Italia e Grecia non dovrebbero essere completamente sollevate dalla responsabilità di accoglienza e assistenza dei migranti in arrivo” ha chiarito Aspasia Papadopoulou del Consiglio europeo rifugiati e richiedenti asilo “Perchè i 40.000 di cui si parla non sono che una parte di quelli attesi. Sta per arrivare la stagione estiva e gli sbarchi aumenteranno notevolmente”.

Oltre che su numeri in questi giorni si discute anche sulla missione militare europea nelle acque libiche. Da Bruxelles Ban Ki Moon ha invitato gli Stati europei a fare molta attenzione agli obiettivi da raggiungere. “Il Piano europeo prevede la distruzione delle imbarcazioni usate dai trafficanti, ma questo potrebbe condurre alla distruzione di imbarcazioni di persone semplici, potremmo privarli dell’unico mezzo di sostentamento”.

Per superare lo scetticismo degli Stati membri e vedere approvata l’agenda per le migrazioni Bruxelles avrebbe predisposto 240 milioni di euro per il meccanismo di emergenza. Che a conti fatti si tradurrebbero in 6000 euro per ogni rifugiato da ricollocare da un Paese europeo all’ altro.

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