Rappresentanza consolare europea fuori dall'Ue

Rappresentanza consolare europea fuori dall'Ue
Di Euronews
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Viaggiare fuori dai confini europei a volte può trasformarsi in un incubo. Per i cittadini comunitari sapere di poter contare sulla rappresentanza diplomatica è un aspetto necessario. Per questo ogni cittadino di uno dei 27 Paesi in membri che sia in viaggio in un Paese terzo può rivolgersi ad ambasciate e consolati di altri Stati membri se quella del proprio Paese non è presente.

Bruno Van de Bossche, cittadino belga e viaggiatore di professione si trovava in viaggio nella critica regione dell’Afar in Etiopia, vicino ai confini con l’Eritrea. È stato attaccato da un gruppo di ribelli insieme ad altri turisti europei Racconta:“Eravamo giunti alla fine del mondo. Qualcuno ci ha detto che il vulcano Erta Alé è la porta per l’inferno. Beh, noi eravamo lì vicino. Ci trovavamo al bivacco quando siamo stati attaccati da un gruppo di ribelli. Ci siamo stretti nei sacchi a pelo, l’uno con l’altro. Ci sono state 5 vittime e 2 feriti molto gravi”.

Insieme a Bruno c’erano una ventina di turisti europei di varia nazionalità: italiani, ungheresi, belgi e austriaci. È stata la Germania insieme all’esercito etiope ad occuparsi del loro rimpatrio.

Rircorda Bruno:“Ci trovavamo in una regione molto remota, è stato difficile fare arrivare i soccorsi, che sono arrivati soltanto grazie all’intervento dell’Ambasciata tedesca di Addis Abbeba. Per un motivo semplicissimo: i ribelli avevano preso in ostaggio 4 tedeschi e ne avevano uccisi 2.
Ed è stata la guida tedesca a partire per primo in cerca di soccorso”.

Una situazione d’emergenza, ma che rimarca l’importanza dell’assistenza consolare all’estero, ma anche della collaborazione solidale tra i diversi Paesi europei.

Si tratta allo stesso tempo anche di garantire un diritto ai cittadini europei in viaggio. Come ci spiega Giorgo Porzio del Servizio europeo per l’azione esterna: “Se ci si trova in un Paese terzo, esterno all’Unione europea, e nel quale non c‘è un’Ambasciata o un consolato oppure non è possibile accedervi per qualunque tipo di ragione, allora si deve poter rivolgersi all’ambasciata e al consolato di un altro Paese membro, che garantirà la stessa assistenza. Ci si basa sul fatto che nel Trattato comunitario è riconosciuta la cittadinanza europea, che comporta una serie di diritti”.

Destinazione Parigi. La Francia è tra i Paesi europei ad avere la rete consolare e diplomatica più estesa e organizzata. Organismo chiave: il Centro di Crisi del Quai d’Orsay.

Anne Devineaux:“Siamo qui al Centro di crisi del Ministero degli esteri francese. Un vero e proprio centro nevralgico a tutela dei viaggiatori francesi all’estero e talvolta anche di altri cittadini europei. In funzione 24 ore su 24, 7 giorni su 7”.

Questo tipo di centro esiste in ogni Paese europeo. È qui che ad esempio vengono stilati i consigli ai viaggiatori. Più in generale si tratta di rispondere sia alle urgenze individuali che alle crisi di grande ampiezza.

Serge Mostura, Direttore del Centro di Crisi del Ministero degli esteri francese spiega: “Il Centro di crisi svolge 4 importanti funzioni. Il primo è il controllo, ovvero monitorare cosa accade nel mondo per raccogliere informazioni. Oggi abbiamo troppe informazioni ed è necessario estrarre quelle davvero utili. Poi c‘è l’allerta, che consiste nella segnalazione di qualcosa che è accaduto. Poi la pianificazione: per ogni Paese esistono piani di sicurezza per tutelare i cittadini all’estero. Infine “la gestione dell’operazione” come ad esempio un rimpatrio”.

Lo tsunami in Giappone, la primavera araba o la minaccia terroristica nel Sahara. Le crisi manifestatesi recentemente hanno dimostrato l’importanza della tutela consolare.

La Commissione europea sta valutando una proposta di direttiva per chiarire e semplificare la cooperazione tra gli Stati membri, a cui compete la gestione di questa materia.

Erano circa 6 mila ad esempio gli europei in Libia durante lo scoppio della rivolta dello scorso anno. Nel Paese soltanto 8 Stati membri disponevano di una rappresentanza diplomatica.

Andiamo in Senegal. Questo Paese dell’Africa Occidentale non è considerato in stato di crisi, ma si trova in una regione ricca di tensioni ed è meta di molti turisti europei.

Qui sono soltanto 10 i Paesi europei ad avere una rappresentanza diplomatica.

Il consolato francese di Dakar è il più importante del Paese. Normalmente assolve funzioni amministrative. In caso di emergenza, però, che si tratti di un conflitto politico o di una catastrofe ambientale, è il Consolato francese a svolgere un ruolo guida.

Alain Jouret, Console francese a Dakar spiega:” In caso di crisi, spetta a noi coordinare tutte le operazioni degli altri Paesi europei. Ci occupiamo della messa in atto di Piani di sicurezza e dell’attivazione dei rimpatri se la stabilità del Paese non è più garantita.

Ma l’assistenza consolare si applica anche alle urgenze della vita quotidiana: perdita di passaporti, malattie gravi, aggressioni, ma anche casi di prigionia.

In tutti questi casi gli Stati membri devono andare in soccorso dei cittadini privi di rappresentanza diplomatica in un determinato Paese.

Sono oltre 90 milioni i cittadini europei in viaggio oltre i confini europei ogni anno.

Esistono soltanto 3 Paesi in cui esiste una rappresentanza diplomatica per tutti e 27 gli Stati membri: Stati Uniti, Cina e Russia.

Paschalis Papachristopoulos è il Presidente di un’associazione a difesa dei diritti degli europei residenti all’estero. Ribadisce la necessità d’informare meglio i cittadini europei per garantire una migliore protezione. “Vorremmo vedere circolare di più queste informazioni, nello stesso modo in cui circolano quelle sui diritti del viaggiatore, che spiccano sui muri di tutti gli aeroporti” spiega Pascal, che aggiunge: “È stato il primo passo, aver introdotto questi diritti e averli impressi nei passaporti. Sul mio passaporto greco ad esempio ci sono ad esempio delle piccole nozioni scritte sul retro con il simbolo dell’Unione europea. È vero che sono in pochi a leggerle”.

Un consiglio per i viaggiatori, sempre meglio informarsi bene prima di mettersi in viaggio….

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