Ceren, studentessa turca:
“Mi chiamo Ceren e sono turca. Mi piacerebbe sapere cosa si pensa dell’adesione all’Unione europea della Turchia. Quali sono i vantaggi e gli svantaggi per entrambe le parti?”
Dorothée Schmid, ricercatrice responsabile del programma “Turchia contemporanea” all’Istituto francese di relazioni internazionali:
“Sul termine ultimo dei negoziati non vi è risposta, sappiamo solo che i negoziati procedono e che è scritto nero su bianco che terminati i negoziati l’ingresso della Turchia nell’Unione non sarà automatico. Cosa che ha infastidito i turchi, sia il governo che l’opinione pubblica
In ogni modo ne abbiamo ancora per almeno una decina d’anni per concludere i 35 capitoli negoziali, per il momento ne sono aperti solo 13 e uno solo è stato discusso e chiuso.
Per quanto riguarda gli interessi reciproci, questi evolveranno nel corso del tempo, all’inizio la Turchia voleva aderire all’Unione a tutti i costi; l’Unione era nel pieno della sua forma, aveva appena concluso tutto una serie di adesioni. La Turchia ha avuto forse il sentimento di essere rimasta fuori.
Oggi l’Europa è in crisi, per cui il rapporto è diverso: la Turchia emerge come potenza regionale e non solo, è un attore che conta sempre di più sulla scena internazionale, mentre l’Europa è in crisi sul piano politico, istituzionale e oggi anche economico-finanziario. Per cui è meno attraente.
Possiamo dire che ci siano ostacoli di natura tecnica e di natura politica sul cammino di questa adesione.
Da un punto di vista tecnico, secondo le stime della commissione europea, ci sono capitoli che saranno alquanto ostici da portare a termine. Siamo arrivati a un punto per cui fare delel riforme risulta costoso per la Turchia che è un grande PAese con le sue tradizioni giuridiche e il suo funzionamento politico. Fare delel riforme è semplicemente difficile”.
Ci son poi tutta una serie di difficoltà politiche, la prima, presentata dagli europei come una difficoltà giuridica, è la presenza turca a Cipro, nella parte nord dell’isola e del rifiuto turco di applicare il Protocollo di Ankara, ossia lasciare libero accesso ai porti alle imbarcazioni europee.