Le siccità dimenticate, ecco come cinque aree mondiali affronteranno un conflitto per l'acqua

Somali children who fled drought-stricken areas stand by their makeshift shelters at a camp for the displaced on the outskirts of Mogadishu, Somalia Saturday, Sept. 3, 2022.
Somali children who fled drought-stricken areas stand by their makeshift shelters at a camp for the displaced on the outskirts of Mogadishu, Somalia Saturday, Sept. 3, 2022. Diritti d'autore AP Photo
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Di Charlotte Elton
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Milioni di persone potrebbero presto affrontare violenti conflitti per l'acqua, secondo uno strumento di allerta sviluppato dal partenariato Water Peace and Security

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Milioni di persone nelle regioni "abbandonate" potrebbero presto affrontare violenti conflitti per l'acqua, secondo uno strumento di allerta sviluppato dal partenariato Water Peace and Security.

I notiziari si sono focalizzati sull'Europa quest'estate, mentre il continente ha attraversato un'**ondata di caldo record,**ma non possiamo trascurare altre regioni colpite dalla siccità.

Secondo il partenariato Water Peace and Security (WPS), un gruppo di organizzazioni dedicate al monitoraggio della scarsità di risorse, diversi Paesi sono ad alto rischio di conflitti per le risorse nei prossimi 12 mesi.

Il mondo non sta ascoltando, avverte la coordinatrice WPS Susanne Schmeier: "I rischi legati all'acqua al momento non ricevono l'attenzione che dovrebbero.

Forse lo fanno per un breve momento, come per le inondazioni in Pakistan, ma alla luce delle varie crisi che il mondo sta affrontando l'acqua non è in cima all'ordine del giorno".

Come si prevedono i conflitti causati dalla siccità?

I ricercatori del WPS hanno sviluppato uno "strumento di allerta precoce" per prevedere se la scarsità d'acqua porterà a un conflitto: lo strumento utilizza fattori ambientali, politici e socio-demografici.

"È in grado di fare molto di più di quanto il cervello umano potrebbe mai fare", spiega Schmeier: di certo, la siccità può causare insicurezza alimentare e sfollare milioni di persone.

Coloro che altrimenti vivrebbero pacificamente sono spinti a combattere per le risorse rimanenti.

Lo strumento stima la probabilità di violenza nelle aree vulnerabili: da quando è stato lanciato nel 2019, ha catturato l'86% dei conflitti futuri, prevedendo con successo più di 9 "conflitti in corso" su 10 e 6 "conflitti emergenti" su 10.

Quali regioni potrebbero assistere a conflitti legati alla siccità nei prossimi 12 mesi?

La siccità in Europa e in California ha ricevuto molta copertura mediatica, ma altre aree tendono ad essere trascurate: in particolare, le aree che il mondo è più abituato a vedere soffrire di siccità.

"Queste sono regioni aride e semiaride che hanno lottato a lungo con la scarsità d'acqua, ma il cambiamento climatico sta ovviamente peggiorando le cose", afferma Schmeier.

"La fame estrema è più che raddoppiata nei peggiori punti caldi del mondo - rende invece noto Oxfam - assieme a molti altri fattori che possono portare a conflitti tra diversi gruppi di utenti dell'acqua, diverse province o, in alcuni casi, interi Paesi".

Il secondo aggiornamento trimestrale del 2022 del WPS mette a nudo questi rischi di conflitto.

FALEH / AFP
A child walks on the dried-up bed of Iraq's receding southern marshes of Chibayish in Dhi Qar province on August 23, 2022.Hussein.FALEH / AFP

1. Kenya, Etiopia e Somalia

Kenya, Etiopia e Somalia sono state duramente colpite dalla quarta stagione consecutiva di siccità: la guerra in Ucraina ha anche ridotto le importazioni di grano della regione, lasciando almeno 18,6 milioni di persone nell'area a soffrire di ulteriore malnutrizione.

La probabilità che ciò continui ed emerga un conflitto nella regione è alta, avverte il rapporto WPS.

2. Sudafrica

La siccità prolungata sta spingendo la baia cara a Nelson Mandela nell'area del Sudafrica verso il "giorno zero", un termine minaccioso usato per descrivere il punto in cui i residenti della città avranno i rubinetti chiusi.

L'ampia regione ha subito una grave siccità pluriennale tra il 2015 e il 2020: dopo una breve tregua, è tornata alla siccità alla fine del 2021. 

Molti residenti già aspettano in fila per l'acqua con le taniche: anche qui, la probabilità che continui ed emerga un conflitto nella regione è alta, secondo il rapporto WPS.

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3. Iraq

I livelli dei fiumi Tigri ed Eufrate - ancora di salvezza per milioni di iracheni - stanno scendendo pericolosamente.

Alla fine di maggio dello scorso anno, il livello dei fiumi era sceso del 60% rispetto all'anno precedente: la scarsità di acqua superficiale ha costretto il ministero dell'Agricoltura a dimezzare i raccolti nelle aree irrigate. 

L'Iraq ha chiesto a gran voce a Turchia ed Iran di rilasciare più acqua, senza alcun risultato.

"Dai Paesi a monte arriva poco o nessun aiuto, mentre le province sfidano gli sforzi del governo nazionale per gestire il problema internamente", avverte il WPS.

Il rischio di conflitto aumenta man mano che le autorità locali cercano di affrontare le situazioni da sole, sfidando gli editti federali sulla gestione dell'acqua

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A luglio, alcuni lavoratori delle acque sotterranee sono stati attaccati nella provincia di Al Muthanna, un possibile segnale di ulteriori violenze all'orizzonte.

4. Iran e Afghanistan

L'Iran e l'Afghanistan condividono il fiume della regione di Helmud, che si sta esaurendo: le tensioni sono aumentate, mentre i due Paesi competono per garantire le limitate forniture idriche.

In Afghanistan, attualmente oltre il 90% della popolazione non ha abbastanza cibo.

"Sono killer silenziose": prepararsi alle ondate di caldo potrebbe salvare migliaia di vite ogni anno, avverte la Croce Rossa

5. Pakistan e India

Sebbene nelle ultime settimane il Pakistan (e alcune aree dell'India) abbiano affrontato terribili inondazioni, hanno anche fronteggiato un'ondata di caldo "senza precedenti" all'inizio di quest'anno.

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Di fronte alla conseguente carenza di raccolti, l'India ha imposto un divieto alle esportazioni di grano, aumentando l'insicurezza alimentare nelle regioni limitrofe. 

La regione di confine è già estremamente tesa, con India e Pakistan che si contendono la sovranità ed un conflitto nella regione è probabile, secondo il rapporto WPS.

Cosa si può fare per il rischio di conflitti legati all'acqua?

Le previsioni rendono cupa la lettura, ma la speranza non è persa, afferma il professor Schmeier. 

Identificando precocemente il rischio di conflitto, i ricercatori possono aiutare a richiamare l'attenzione sulle regioni a rischio: “Sto cercando di essere ottimista, perché penso che la situazione ci costringa a collaborare".

Schmeier spiega che costringe a trovare modi per prevenire i conflitti, inventare nuove tecnologie e ridurre la perdita d'acqua: “Penso che siano necessari molti passi successivi, tutto inizia con la consapevolezza dalla singola persona fino ai governi della comunità internazionale”.

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Gli individui possono adottare misure per ridurre il consumo di acqua e la produzione di rifiuti, mentre gli scienziati possono contribuire ad aumentare l'efficienza agricola con nuove tecnologie di irrigazione e colture adattabili. 

Anche la riduzione del degrado ambientale è fondamentale, perché i terreni degradati possono trasformarsi in una specie di deserto, con suoli di bassa qualità.

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