Spesi fondi "verdi" Ue in stazione sciistica spagnola: è protesta

Il ghiacciaio Petit Vignemale, a sinistra, e le Oulettes, a destra, sulla parete nord del massiccio del Vignemale nei Pirenei
Il ghiacciaio Petit Vignemale, a sinistra, e le Oulettes, a destra, sulla parete nord del massiccio del Vignemale nei Pirenei Diritti d'autore AP Photo
Di Euronews Agenzie:  AP
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Gli attivisti contro il progetto di costruire una funivia sui Pirenei sconvolti dal cambiamento climatico

PUBBLICITÀ

Gli ambientalisti spagnoli hanno chiesto all'Unione europea di indagare sull'utilizzo di 26,4 milioni di euro di fondi "verdi" per la ripresa economica per unire due stazioni sciistiche nella catena montuosa dei Pirenei.

Cinque gruppi di attivisti hanno inviato una delegazione a Bruxelles per incontrare i funzionari dell'Ue. La richiesta è di operare un maggiore controllo su un progetto che, secondo loro, causerà danni irreversibili alla valle del Canal Roya in Aragona.

Il piano di ripresa dell'Unione europea - 724 miliardi di euro per aiutare i paesi membri a superare la crisi economica causata dalla pandemia - dovrebbe sostenere gli Stati nella costruzione di "un futuro più verde, più digitale e più resiliente", con regole rigorose sull'impatto sulla biodiversità, sull'uso dell'acqua e sulle emissioni di carbonio.

Gli attivisti sostengono che collegare le località di Astún-Candanchú e Formigal con una funivia di 8 km vìoli queste condizioni. Il piano è stato approvato dal ministero del Turismo spagnolo a dicembre.

«Si tratta di uno spazio di enorme qualità ambientale, che funge da corridoio verde per il passaggio di popolazioni animali come il gipeto o altra fauna caratteristica della zona», afferma Marina Gros, portavoce di Ecologists in Action.

LEGGI ANCHE:

Gros critica l'opacità del governo regionale aragonese nella gestione dei fondi per la ripresa dalla pandemia e accusail governo centrale spagnolo di ipocrisia per aver approvato il progetto, data la recente esibizione delle sue credenziali ecologiche.

"Questi fondi - presumibilmente per il turismo sostenibile - vengono dedicati per oltre l'80 per cento in soli quattro progetti (in Aragona) basati sul turismo della neve", ha affermato.

Dopo aver tentato e fallito di fermare il progetto a livello nazionale, Ecologists in Action si è unito a gruppi tra cui Greenpeace e Wwf per affrontare il problema a Bruxelles.

Una petizione per fermare il progetto della funivia ha finora raccolto quasi 50mila firme sul sito web "Change.org".

I critici sostengono che lo sci non è sostenibile né dal punto di vista finanziario né ambientale nella catena montuosa sconvolta dai cambiementi climatici.

Molte località attingono l'acqua da ruscelli o da bacini vicini e in genere utilizzano aria compressa ed elettricità per sparare la neve sui pendii quando fa freddo.

LEGGI ANCHE:

Pirenei: una catena montuosa con temperature superiori alla media

Nel 2021 scienziati spagnoli hanno affermato che nei prossimi due decenni i ghiacciai dei Pirenei si ridurranno probabilmente a "macchie di ghiaccio" a causa del cambiamento climatico.

Le montagne hanno subito un aumento della temperatura complessiva di 1,5 gradi Celsius dal XIX secolo. Un incremento superiore alla media.

La Spagna è stato uno dei primi paesi dell'Unione europea a richiedere e ricevere fondi dal piano per la ripresa dalla pandemia, del quale figura tra i principali beneficiari.

Dovrebbe ricevere un totale di 140 miliardi di euro, sottoforma di trasferimenti indiretti e prestiti.

A febbraio una delegazione del Parlamento europeo in visita in Spagna ha esortato il governo di Madrid a essere più trasparente e flessibile nell'uso dei fondi e nel fornire informazioni pubbliche al riguardo.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Spagna, nelle campagne le fonti rinnovabili generano preoccupazione

Crolla una miniera in Spagna, 3 morti

Transizione ecologica, il villaggio tedesco che si propone come modello