Clima, alla Cop27 l'Africa chiede risposte

L'Africa è una delle macro-regioni del mondo che patirà gli impatti più gravi dei cambiamenti climatici
L'Africa è una delle macro-regioni del mondo che patirà gli impatti più gravi dei cambiamenti climatici Diritti d'autore Jerome Delay/Copyright 2022 The AP. All rights reserved.
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Alla Cop27 di Sharm el-Sheikh, Egitto, la giornata di mercoledì 9 novembre è stata dedicata agli impatti dei cambiamenti climatici nel continente africano.

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Alla Cop27 di Sharm el-Sheikh in Egitto si è svolto l'Africa Day, giornata dedicata agli impatti dei cambiamenti climatici sul continente africano. Secondo le organizzazioni non governative, tra 17 e 40 milioni di persone potrebbero essere costretti a fuggire dalle loro terre. Al contempo, le colture agricole e gli stock di pesce potrebbero diminuire anche del 40%.

In Mozambico ancora pesa l'uragano Idai del 2019

“Vengo dal Mozambico. Nel nostro Paese il 60% della popolazione vive in zone costiere. Dobbiamo affrontare ogni anno dei cicloni, sempre più intensi", ha spiegato Solani Mhlando, direttore del WWF nella nazione africana.

Ho visto comunità che a distanza di tre anni dall'uragano Idai del 2019 ancora cercano di risollevarsi
Solani Mhlando
direttore del WWF in Mozambico

Grandi investimenti saranno necessari nel continente nei prossimi anni, in particolare per quando riguarda la gestione dell'acqua e la protezione delle coste, secondo una recente analisi dell'International Finance Corporation. La stessa organizzazione ha però sottolineato che, finora, soltanto il 2% dei capitali è investito nell'adattamento.

In Africa servono 100 miliardi di dollari per l'adattamento

"Per i prossimi 20 anni - ha ricordato Makhtar Diop, direttore generale dell'International Finance Corporation - abbiamo bisogno di 100 miliardi di dollari per l'adattamento in Africa. E' ciò che serve per affrontare una serie di sfide. Parliamo di 5 miliardi di dollari all'anno: una cifra che risulterebbe davvero, davvero utile e che per noi potrebbe fare la differenza".

Per effettuare una transizione verso un modello economico, industriale e agricolo più sostenibile sarà necessaria una collaborazione tra il Nord e il Sud del mondo. Collaborazione che è mancata negli ultimi anni. Aver inserito la questione degli indennizzi per perdite e danni nell'agenda della Cop potrebbe rappresentare un passo avanti, ma molti osservatori restano prudenti.

La questione ancora aperta del loss and damage

“Inserire un problema in agenda non significa averlo risolto. Occorrerà verificare i dettagli relativi al modo in cui verranno erogati i finanziamenti, e più in generale alla risoluzione della questione delle perdite e danni. Tutto ciò sarà via via più chiaro con il passare del tempo".

Al di là delle parole, dunque, saranno i risultati dei negoziati a determinare se la voce dell'Africa sarà ascolata.

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