Qual è l'impatto dei monopattini elettrici sull'ambiente?

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Secondo uno studio condotto a Parigi un monopattino di seconda generazione emette una quantità di CO2 per chilometro sei volte maggiore rispetto alla metropolitana: le batterie e la produzione del telaio in alluminio causano emissioni elevate

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Nel giro di pochi anni i monopattini elettrici hanno conquistato Parigi e molte altre città europee. Chi li usa dice che sono economici, veloci e pratici. Ma hanno davvero un impatto positivo sull'ambiente?  Secondo uno studio condotto a Parigi un monopattino di seconda generazione emette una quantità di CO2 per chilometro sei volte maggiore rispetto alla metropolitana e tre volte inferiore rispetto all'auto. Ad usare il monopattino è solo una piccola percentuale di chi prima preferiva mezzi più inquinanti come auto, taxi o autobus.

Anne De Bortoli, autrice dello studio e ricercatrice del Politecnico di Montreal, traccia un bilancio piuttosto negativo della loro introduzione, anche se di recente ci sono stati dei miglioramenti. "Oggi la maggior parte degli operatori è riuscita a ridurre l'impatto causato dall'utilizzo dei monopattini - dice De Bortoli -. Oggi la maggior parte delle emissioni di gas serra è generata dalla produzione dei monopattini. Hanno una batteria che ha un'impronta di carbonio non trascurabile, ma soprattutto hanno un telaio in alluminio e l'alluminio causa emissioni di CO2 molto elevate".

A questo si aggiunge l'inciviltà di alcuni utenti. A Parigi l'"Isola dei cigni" è stata ribattezzata "Isola dei monopattini" da Raphaël e suo padre, due pescatori magnetici che condividono i loro video sui social. "Ne abbiamo recuperati almeno 170 in tre anni - dice Raphaël -. Non so cosa vogliano farne, ma non vedo il motivo di gettarli in acqua".

Gli operatori si assicurano che le batterie dei monopattini siano isolate in custodie impermeabili. Ma non ci sono certezze sull'efficacia di queste custodie a lungo termine. "Mancano studi su come queste batterie si corrodono quando abbandonate nell'ambiente - dice Jerome Gaillardet dell'Institut de physique du globe di Parigi -. Probabilmente i metalli come il nichel, il piombo e il mercurio, che non sono presenti in grandi quantità ma sono usati in queste batterie, sono i più pericolosi per l'ambiente. Non dobbiamo trascurare la creazione di quelle che chiamiamo nanoparticelle, ovvero piccole particelle che portano con sé metalli e che possono penetrare in quasi tutti i tessuti viventi e contaminare l'intera catena alimentare".

Una cosa è certa: il business dei monopattini sta andando forte in Europa, con ricavi che dovrebbero crescere annualmente di circa il 15% fino al 2026. Ma contribuiranno davvero a ridurre l'inquinamento da trasporto? Questo dipenderà principalmente dagli sforzi compiuti dalle aziende coinvolte.

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