Preservare il mare. Il Portogallo ha istituito la più grande riserva marina d'Europa

Preservare il mare. Il Portogallo ha istituito la più grande riserva marina d'Europa
Diritti d'autore Wikipedia/Coimbra68
Diritti d'autore Wikipedia/Coimbra68
Di Debora Gandini
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Il Portogallo ha istituito la più grande riserva marina. Si tratta della Riserva Natural das Ilhas Selvagens. Un passo importante per la salvaguardia dell'ecosistema e dei beni più preziosi del nostro pianeta

PUBBLICITÀ

Nelle acque a nord dell'Oceano Atlantico, l'Europa custodisce uno dei suoi tesori meglio conservati del mondo. Si tratta della Riserva Naturale delle Isole Selvagge.

Un arcipelago tra Medeira e le Canarie che ospita un ecosistema unico. Le Isole Selvagge hanno una superficie complessiva pari a 2,73 km², attualmente sono popolate da quattro abitanti permanenti sulla Selvaggia Grande e due semipermanenti sulla Selvaggia Piccola, guardie del Parco Naturale di Madera. Non presentano sorgenti d'acqua dolce. Recentemente il Portogallo ha trasformato questa zona nella più grande area marina di protezione integrale dove vivono specie protette.

Emanuel Gonçalves, Coordinatore scientifico della Fondazione Blue Ocean,ci spiega che questo quadro giuridico di protezione totale è molto importante perché favorisce tutta l’attività economica grazie a un supporto ecologico. “Abbiamo avuto grandi difficoltà a stabilire aree di protezione totale molto vaste come quella delle Isole Selvagge che in apparenza può sembrare non molto vasta ma lo è. E’ la più grande riserva europea ed oceanica e per arrivare a questa protezione l’Europa ci ha messo parecchio tempo.”

Preservare l'ecosistema e favorire l'economia

Lo scopo delle aree marine protette è quello di consentire all'ecosistema di riattivarsi e rinnovarsi. Secondo il Professor Emanuel Gonçalves in questa zona con il tempo si creerà nella regione un turismo diverso, più green ed eco-friendly.

"Se non creiamo aree di protezione continueremo a perdere risorse e anche la pesca ne risentirà se non si farà nulla. E questo è un fattore importante. Altro punto è che la scienza ci mostra che queste aree possono invertire la tendenza, compensare le perdite e fare in modo che attraverso questi meccanismi venga valorizzata anche l'attività economica stessa, in questo caso la pesca”, prosegue Emanuel Gonçalves.

"Se non si creano aree di protezione si continuerà a perdere risorse e anche l'economia ne risentirà."
Emanuel Gonçalves
Coordinatore scientifico Fondazione Blue Ocean

Secondo la Strategia europea per la Biodiversità entro la fine del decennio dovrebbe essere creata una rete di zone protette ben gestite comprendenti almeno il 30% della superficie terrestre e marina. Secondo l'Agenzia europea dell'Ambiente, fino al 2020, solo il 10% delle aree costiere e marine beneficiava di questo status.

Ora il nuovo regime giuridico per le Isole Selvagge approvato dal governo regionale di Madeira con il supporto tecnico e scientifico della Fondazione Blue Ocean, di National Geographic e dell’ONG Waitt Institute, rappresenta un grande passo in avanti. Un passo per conservare i beni più preziosi del nostro pianeta.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Clima, i ghiacciai austriaci spariranno tra meno di 50 anni: rapporto shock del Club alpino

Deforestazione in calo in Brasile e in Colombia, ma il mondo è ancora in ritardo

L'ecocidio: il triste legame che unisce Ucraina e Vanuatu