Transizione energetica, Sachs: "Non serve il nuclerare per ottenere emissioni zero"

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Euronews ha incontrato Jeffrey Sachs, direttore del Centro per lo sviluppo sostenibile della Columbia University: "Nella seconda metà del 21° secolo forse riusciremo ad ottenere energia dalla fusione nucleare, che è molto diversa rispetto alla fissione"

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**In Europa se ne discute molto: l'energia nucleare è una fonte di energia pulita o no? Ed è davvero possibile pensare di puntare solo sulle rinnovabili? Ne abbiamo palato con ****Jeffrey Sachs, direttore del Centro per lo sviluppo sostenibile della Columbia University.
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"Il sole non splende sempre ed è costoso immagazzinare energia - dice Sachs - anche se ora il costo dell'immagazzinamento sta scendendo velocemente. Le tecnologie stanno migliorando grazie alla flessibilità e la resilienza dei sistemi energetici basati sulle rinnovabili. Ci sono buone prospettive per un futuro di energia pulita e non nucleare entro la metà del secolo. Nella seconda metà del 21° secolo forse riusciremo ad ottenere energia dalla fusione nucleare, che è molto diversa rispetto alla fissione. Forse avremo un'energia nucleare diversa e più sicura che non comporterà, ad esempio, il rischio di proliferazione nucleare o di incidenti o di scorie nucleari di lunga durata. Ma in generale, la maggior parte degli scenari oggi mostra che non c'è bisogno del nucleare per ridurre a zero le emissioni di C02".

"Abbiamo già raggiunto 1,2 gradi Celsius di riscaldamento, è scioccante - continua Sachs -. Gli studi mostrano che questo è il periodo più caldo degli ultimi 100.000 anni. Continuiamo a scaldarci perché la Terra non si è ancora messa in pari con le emissioni di gas serra prodotte dall'uomo. In altre parole, il pianeta si sta ancora riscaldando per mettersi in pari con le emissioni che abbiamo prodotto finora. Siamo a un punto di svolta. Dobbiamo fare molto meglio. Abbiamo leader in tutto il mondo che lo capiscono. È meglio che agiscano di conseguenza".

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