Berlinale 2023, Steven Spielberg e l'Orso d'Oro alla carriera

Steven Spielberg alla Berlinale 2023
Steven Spielberg alla Berlinale 2023 Diritti d'autore Steven Spielberg et son Ours d'or d'honneur
Di Debora Gandini
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Un altro riconoscimento per il regista statunitense considerato una leggenda del cinema internazionale. Steven Spielberg ha ricevuto l’Orso d’Oro alla carriera alla Berlinale 2023 per il suo lavoro sul grande schermo che ha conquistato ed emozionato generazioni intere

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Un altro riconoscimento per il regista statunitense considerato una leggenda del cinema internazionale. Steven Spielberg ha ricevuto l’Orso d’Oro alla carriera alla Berlinale 2023 per il suo lavoro sul grande schermo che ha conquistato ed emozionato generazioni intere. 

Alcune delle sue opere sono tra le più popolari nel mondo del cinema, come E.T, Schindler’s List Salvate il soldato Ryan, Indiana Jones, o Jurrasic Park.

A consegnargli il premio un suo grande fan e amico Bono Vox. Tante le star presenti alla cerimonia per applaudire ancora una volta il regista 76enne.

"E' un grande onore. Un premio che ha un significato particolare per me, perché sono un regista ebreo e mi piace credere che questo sia un piccolo momento in uno sforzo in corso molto più ampio di risanare i punti spezzati della storia che gli ebrei chiamano "Tikkun olam", la riparazione e la restaurazione del mondo”.

Dal palco della Berlinale, il regista ha quindi sottolineato che "Se avete tutti così tanto interesse a parlare con me, vuol dire che devo aver fatto due o tre cose giuste in questi anni."

"Non credo che nulla sia cambiato in me da quando ho iniziato a fare il regista", ha dichiarato l'autore di innumerevoli capolavori, uno dei più grandi e influenti registi dei nostri tempi. "Sento ancora dentro di me il potere del cinema che mi trascina e che so trascina molti miei colleghi, sento lo stesso livello di incredibile eccitazione quando trovo l'idea per un nuovo film, un'eccitazione che nella mia vita è stata superata solo da quella per la nascita dei miei figli."

Intanto sul grande schermo è in uscita in Europa l'ultimo lavoro di Steven Spielberg egista "The Fabelmans", una storia autobiografica sulla sua infanzia e giovinezza. Un film che racconta il rapporto con la madre, sua musa ispiratrice, il suo essere ebreo e il suo amore per il cinema.

"The Fabelmans" è uno dei film favoriti agli Oscar che si svolgeranno il 12 marzo a Los Angeles.

Ai giovani registi o aspiranti ha detto: “Il consiglio che do di solito è di fare grande attenzione alla storia che si racconta: è quella che attira l’attenzione, non le inquadrature. Consiglio ai registi di scrivere, o di far coppia con bravi sceneggiatori. E di fare attenzione ai dettagli, mentre di non preoccuparsi delle cose più grandi, che si risolvono da sole, perché un film è la somma di tutti i dettagli che lo compongono”.

Ma c’è una cosa, dice Spielberg, e lo ha dimostrato in tutto il suo cinema, che per lui è fondamentale: “Se non gioco mentre lavoro, se non mi diverto, c’è qualcosa che non va. Per questo cerco sempre di mettere dell’umorismo anche nelle situazioni più tragiche”.

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