Nel 2015 le tre calligrafie georgiane sono diventate patrimonio immateriale dell'Unesco. Riapre la scuola che insegna il "bello scrivere"
La calligrafia georgiana affonda le sue radici all’inizio del V secolo. Nel corso del tempo è cambiata molte volte, diventando sempre più ricercata.
Oggi si contano tre diverse calligrafie georgiane, dal 2015 riconosciute patrimonio culturale immateriale dall'Unesco.
L'ultima scuola calligrafica in Georgia è stata chiusa nel 1800. Dopo due secoli l**’Associazione georgiana di calligrafia** ha riportato in auge la vecchia tradizione riaprendo la scuola di calligrafia
“Riteniamo che la scuola calligrafica georgiana susciterà grande attenzione; come nazione siamo sempre stati orgoglios i della nostra letteratura, architettura e cucina, e anche della calligrafia… Sono tratti distintivi della natura della Georgia e ci uniscono”, afferma la presidente Nestan Bagauri.
La calligrafia non è semplicemente il bello scrivere, è una forma d'arte tanto quanto il disegno o il canto. Secondo il responsabile del corso di calligrafia, David Maisuradze, è un’arte che guarda al futuro, non al passato: “Un modo molto semplice ma allo stesso tempo geniale di visualizzare una parola detta a voce è la scrittura, la calligrafia invece è la versione ideale di una parola scritta. La calligrafia nel mondo moderno e digitale è ancora più importante poiché al giorno d'oggi è quasi impossibile creare un marchio senza calligrafia e tipografia”.
Alla scuola si sono già iscritti 30 studenti, chi per ragioni di lavoro, chi esclusivamente per puro amore della calligrafia georgiana.