Il programma creato dal tenore Juan Diego Flórez offre istruzione musicale gratuita a migliaia di bambini svantaggiati nel Paese: quest'anno l'orchestra che include i migliori allievi si è esibita al Festival di Salisburgo
I giovani musicisti dell'Orchestra Sinfonía por el Perú inseguono un sogno: fare della musica il proprio lavoro a tempo pieno. I ragazzi che ne fanno parte provengono da un ambiente socialmente svantaggiato: partecipano a un programma di educazione musicale creato dal tenore peruviano Juan Diego Flórez, che offre lezioni di musica gratuite a migliaia di giovani in tutto il Paese."Qui trovano una famiglia, trovano un gruppo - dice Flórez -. Sanno che da soli possono fare delle cose, ma insieme possono conquistare il mondo".
Da Lima a Salisburgo: Flórez ha portato questi musicisti in erba su uno dei palcoscenici più famosi del mondo, quello del Festival di Salisburgo. Dell'Orchestra fanno parte i musicisti più talentuosi delle varie scuole di musica sparse nel Paese. Sono gli ambasciatori dell'intero progetto.
Tra loro c'è Diana Espinoza, 18enne che vive in un quartiere malfamato di Lima. "Sono emozionata. Affrontare questa sfida assieme agli altri è una grande responsabilità", ha detto prima di salire sul palco a Salisburgo, dove l'orchestra ha presentato un programma versatile, in cui ha alternato pezzi del repertorio classico a pezzi di musica latinoamericana.
"Credo che all'inizio fossimo molto nervosi, ma il direttore d'orchestra, Roberto González-Monjas, ci ha tranquillizzati e rassicurati perché ha una visione molto chiara - dice Diana -. Dà ai brani un fraseggio molto chiaro e ci fa sentire al sicuro". Per il maestro spagnolo Roberto González-Monjas l'incontro è stato altrettanto stimolante. "Hanno chiaro in mente ciò che devono fare, sono disciplinati nei loro tempi, sanno esattamente cosa fare e come farlo - dice González-Monjas L'eccellenza a cui aspirano e il livello che hanno raggiunto, l'orgoglio che hanno nel fare musica, è qualcosa da cui tutti noi dovremmo imparare".
Nel mezzo del loro intenso programma di prove, i musicisti hanno avuto la possibilità di godersi gli splendidi paesaggi austriaci. Molti degli studenti provengono da contesti difficili, ma Sinfonía por el Perú li ha aiutati a superare le sfide che hanno dovuto affrontare. "Ho molti problemi - confessa la contrabbassista Nicole Revoredo -. Non sono l'unica, ma come tutti i miei coetanei possiamo sfogarci attraverso la musica. Il solo fatto di essere qui in Austria è un sogno che si realizza, non solo per me".
"Sinfonía por el Perú ha trasformato la mia vita, soprattutto a livello personale - dice Diana -. Mi ha dato molta più fiducia in me stessa e mi ha dato anche una carriera. Ora so che voglio dedicarmi al 100% alla musica. Credo che ciò che ci rende latinoamericani sia il legame con la musica popolare. Ascoltiamo musica in ogni momento: quando facciamo la doccia, quando mangiamo, quando guidiamo. Senza la musica, non credo che saremmo ciò che siamo".
Per Juan Diego Flórez è importante che sul palco l'orchestra mostri la propria personalità. "Portano qualcosa che non si può sentire in altre orchestre: l'energia, un modo unico di suonare e muoversi insieme - dice il tenore peruviano -. Uno stile molto peruviano che si riflette anche nella musica classica, rendendola diversa".
Sono quasi 80 i giovani musicisti peruviani che hanno avuto la possibilità di esibirsi a Salisburgo. Prima di salire sul palco Diana ha condiviso con Euronews un messaggio per il pubblico. "Voglio dargli una nuova visione musicale, visto che veniamo da un altro continente. Voglio che provino nuove emozioni, perché suoniamo anche musica latina, non solo classica". Dopo l'esibizione Diana ha confessato che all'inizio l'intera orchestra era "piuttosto nervosa, ma poco a poco ci siamo rilassati".
Flórez ha intenzione di espandere ulteriormente il programma di Sinfonía por el Perú. "I sogni ci portano in paradiso e i miei sogni non si fermano mai - dice il tenore -. Il mio sogno più grande è quello di poter avere un impatto su più persone possibile in Perù: vorrei arrivare a coinvolgere un milione di bambini".