Loreto, l'amicizia in musica

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Di Luca Palamara
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Un concerto con grandi nomi per celebrare l'amicizia fra i popoli

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La musica è una scintilla che può riaccendere il dialogo e aprire a nuove speranze. Da Sarajevo negli anni 90, durante la guerra in Bosnia, a Beirut, Gerusalemme, New York (dopo l’11 Settembre), le strade dell’amicizia, un progetto del Ravenna Festival, cercano di portare pace e serenità dove ce ne è più bisogno.

Il famoso direttore d’orchestra Riccardo Muti è l’anima di questo progetto ed è convinto che la bellezza può salvare il mondo.

Riccardo Muti – Direttore d’Orchestra:  “Forma pulchritudinis est unitas, cioè la forma della bellezza, con la B maiuscola, è l’unione, l’unità, la fratellanza, l’armonia. Io credo che in questa frase straordinaria di Sant’Agostino si possa racchiudere in sintesi il significato dei vostri viaggi”.

 Alcuni considerano l’arte solo come intrattenimento, ma qui tutti pensano che l’arte sia molto di più.

Dice la soprano Arianna Vendittelli “In realtà non è così perchè già elevando un pò gli animi e in qualche modo confortando, secondo me si può fare qualcosa, almeno io che sono un’artista e non ho le forze né la maniera di fare altro che questo.”

Luca Palamara, Euronews: “E’ cominciato tutto a Sarajevo nel 1997 e dopo 25 anni le strade dell’amicizia hanno portato arte e musica in questa stupenda piazza presso il Santuario della Madonna di Loreto. La musica che viene da questo luogo aiuterà a costruire ponti di dialogo tra i popoli in guerra”. 

Quest’anno, per i concerti a Lourdes e a Loreto, il coro è format da artisti Italiani e Ucraini, per dare un ulteriore messaggio di pace

Agiunge Bogdan Plish – Direttore del coro del Teatro dell’Opera Nazionale ucraino: “Anche se c’è una guerra in Ucraina, io sono molto contento di tornare a casa e di rivedere la sua casa.” - “Una volta ritornati in Ucraina, continueremo a lavorare come tutti gli Ucraini, per uno scopo comune e lo faremo attraverso la cultura e l’arte.”

Tra i brani eseguiti dall’orchestra condotta da Riccardo Muti, anche l’Ave Verum Corpus’ di Mozart.

Conclude Riccardo Muti – Direttore d’Orchestra: “Io credo che questa breve pagina di Mozart rappresenti proprio un’intuizione trascendentale, metafisica, per cui ogni uomo credente, di qualsiasi religione, o non credente può trovare in queste brevi note musicali un messaggio di grande serenità”.

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