Il gruppo ha iniziato a sostenere l'esercito ucraino nel 2014 durante l'invasione russa della Crimea; oggi i 5 componenti sono in divisa militare a Kiev, chi nella logistica chi in trincea; in un loro video ha recitato anche il presidente Zelensky, all'epoca attore
Prima cantavano d'amore e altre tempeste. Così, la tipica boy-band pop rock. Poi è arrivata la guerra, nella fattispecie l'invasione della Crimea da parte della Russia e per questo gruppo popolare in Ucraina, gli Antitila, cambiò tutto.
"La nostra partecipazione alla guerra Russia-Ucraina è iniziata nel 2014 - racconta Taras Topolia, il cantante - Nel 2014 la Russia ha annesso la Crimea e avviato attività criminali nel Donbass. A quel punto abbiamo terminato il nostro tour e abbiamo iniziato col volontariato".
Volontariato in sostegno dell'esercito ucraino con raccolta fondi e beni. Stop alla musica per un anno, poi la ripresa, il nuovo album nel 2015. Ora stop di nuovo alle danze, i membri del gruppo si spostano in trincea, a Kyev, dove si sono recati il 24 febbraio, giorno in cui la guerra è scoppiata.
"Ci siamo uniti ai difensori di Kiev, all'esercito ucraino, prima della guerra - racconta Serhii Vusyk, tastierista - Siamo genitori. Ho 3 figli, Taras ne ha 3. Dima ha un figlio. E i primi giorni di guerra abbiamo mandato in salvo le nostre famiglie fuori da Kiev". Mentre Taras, Serhii e Dima sono in prima linea Dmytro e Mykhailo, altri due membri della band, si occupano di logistica e forniture. Hanno anche aperto un conto in banca per raccogliere denaro e comprare tutto ciò che serve per i soldati.
Il presidente Zelensky in un video della band, quando era ancora attore
Uno dei più grandi successi della band è la canzone LEGO, nel video clip recitava nientedimeno che l'attuale presidente ucraino Zelensky, all'epoca comico di fama nazionale, un uomo che la band ammira e che difende strenuamente perché, come dice il cantante Taras Topolia "Sta incarnando la nostra resistenza ed è il leader di quella resistenza. Nemmeno per un secondo nelle ultime settimane, ha dubitato che l'Ucraina avrebbe vinto".
Ci credono anche questi ragazzi, che una volta facevano musica e ora al posto della chitarra stringono un'arma.