La cultura non viene risparmiata dalla guerra in Ucraina

La cattedrale di Santa Sofia a Kiev, in una foto del 2020
La cattedrale di Santa Sofia a Kiev, in una foto del 2020 Diritti d'autore SERGEI SUPINSKY/AFP or licensors
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L'Hermitage di San Pietroburgo chiede all'Italia la restituzione delle opere esposte in musei e gallerie. L'Unesco teme per i siti patrimonio mondiale presenti a Kiev

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Legami e siti culturali sono vittime collaterali del conflitto in Ucraina. I funzionari culturali russi hanno chiesto la restituzione di 25 opere d'arte in prestito a due mostre di Milano, mentre le esposizioni sono ancora aperte e in anticipo rispetto ai termini concordati. 

Le opere includono due pezzi esposti in una mostra sull'artista rinascimentale Tiziano a Palazzo Reale, tra cui "Giovane donna con cappello piumato", che appartiene al Museo Hermitage e 23 opere esposte alle Gallerie d'Italia, tra cui una scultura di Canova, anch'essa appartenente al museo di San Pietroburgo.

Unesco: "Proteggiamo i siti di patrimonio di Kiev"

L'Unesco, nel frattempo, teme per la scomparsa di "un'intera vita culturale" in Ucraina, mentre la Russia avanza. "Siamo preoccupati per due siti per noi di grande interesse nella città di Kiev, patrimonio mondiale dell'Unesco: la cattedrale di Santa Sofia e il Monastero delle Grotte di Kiev", soiega Lazare Eloundou, direttore del patrimonio mondiale dell'Unesco. "Questi due luoghi sono la testimonianza della nascita della Chiesa ortodossa russa".

Eloundou ha invitato gli Stati membri dell'istituzione, di cui fa parte anche la Russia, a rispettare il diritto internazionale e "a non prendere di mira i siti importanti del Paese".

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