Arte: a Parigi una mostra ripercorre il destino di Napoleone

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Alla Grande Halle de la Villette, in mostra il personaggio complesso e controverso, a duecento anni dalla scomparsa

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A 200 anni esatti dalla morte, Napoleone suscita ancora passioni, positive o negative che siano: a Parigi, è appena stata inaugurata una grande mostra presso la Grande Halle de La Villette.

Dalla Rivoluzione francese a Waterloo, ha cambiato il volto della Francia, dell'Europa e del mondo in 20 anni, riformando profondamente l'idea di Stato e le leggi che lo governano.

"Napoleone è un anello assolutamente indispensabile nella razionalizzazione dello Stato, o nell'esercizio del potere, se si preferisce - dice Arthur Chevallier, co-curatore della mostra - è un po' anacronistico, un po' rozzo parlare di democrazia perché è un termine piuttosto vago, ma Napoleone ha creato quel che viene chiamato lo Stato di diritto.

Quando entri in Tribunale, sai in anticipo quali leggi ti verranno applicate, non possono esserci variabili".

Sono esposti più di 150 pezzi provenienti dai più grandi musei del mondo e dell'Europa, oltre a film ed oggetti che ne ripercorrono le gesta.

Christophe Petit Tesson/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved
AP PhotoChristophe Petit Tesson/Copyright 2021 The Associated Press. All rights reserved

E le zone oscure non sono certo state dimenticate: la subordinazione delle donne alla legge e il ristabilimento della schiavitù, a pochi anni dalla sua abolizione.

"La rivoluzione francese aveva abolito la schiavitù nel 1794 - conclude Chevalier - una grande prima in Occidente, ma Napoleone la ristabilì nel 1802, cedendo alle pressioni delle industrie, in particolare quella dello zucchero.

Le colonie francesi erano essenzialmente utilizzate per produrlo attraverso la canna da zucchero, non avevamo ancora inventato lo zucchero di barbabietola, si cercava manodopera gratuita, così Napoleone ristabilì la schiavitù".

La mostra alla Grande Halle de la Villette è aperta al pubblico sino alla fine dell'anno.

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