La notte da sogno della Scala

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Di Katharina Rabillon
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La prima del teatro milanese, "A riveder le stelle" quest'anno è stata unica: a porte chiuse, ma nelle case di tutto il mondo e con i migliori artisti dei nostri tempi sul palco

Un gala da sogno alla Scala di Milano, per inaugurare la stagione. Un concerto glamour trasmesso in tutto il mondo. Un messaggio di speranza.

E' il 7 dicembre, come da tradizione, si festeggia Sant'Ambrogio (il patrono cittadino) nel capoluogo meneghino e il teatro più conosciuto d'Italia apre i battenti. Ma questa volta, niente tappeto rosso, niente pubblico. Il pubblico è tutto a casa e gli artisti più straordinari del nostro tempo sono tutti su quel palcoscenico. 

È un'inaugurazione unica e irripetibile della Scala
Plácido Domingo
Tenore

Un gala glamour, trasmesso in diretta tv in tutto il mondo, a tema: "A riveder le stelle". Sotto la direzione del maestro Riccardo Chailly e la regia di Davide Livermore, si sono alternate 15 scene operistiche - capolavori di Verdi, Puccini, Donizetti, Rossini, Giordano, Bizet, Massenet e Wagner - eseguite dall'orchestra della Scala e da 24 splendide voci della lirica d'oggi.

Hai la sensazione di far parte di qualcosa di straordinario
Benjamin Bernheim
Tenore

Euronews ha raccolto le testimonianze di alcuni dei protagonisti. "A riveder la stelle simboleggia che l'opera non può fermarsi, la cultura non può fermarsi, continua", spiega il tenore peruviano Juan Diego Flórez. "E che le persone hanno bisogno di cultura per sentirsi meglio, per essere migliori, per guardare al futuro".

Un'occasione, questa, per gli artisti unica. Per alcuni è stata addirittura "una prima volta", come racconta la soprano bulgara Sonya Yoncheva. "Ho sempre voluto cantare 'La Mamma Morta' e devo confessarvi una cosa: questa è la prima volta che mi capita di cantare quest'aria. Non si tratta solo della morte, ma anche dell'amore. E amare è più grande di qualsiasi cosa, anche della vita. Questo messaggio è davvero qualcosa in cui credo".

Non dimentichiamo che quello che facciamo non è solo un lavoro, ma anche uno dei più grandi patrimoni di sempre. Questa non è solo arte, questa è la nostra storia. E dobbiamo preservarla
Sonya Yoncheva
Soprano

Plácido Domingo ritorna "sul luogo del delitto", dove esordì oltre mezzo secolo fa. Quanto basta per rendere questa prima speciale: "Debuttai 51 anni fa alla Scala, ve lo immaginate?!?", spiega il 79enne spagnolo. "È magico perché in ogni angolo qui si respira chi ci è stato: Rossini, Donizetti, Verdi".

Il tenore francese Benjamin Bernheim ricorda volentieri la sua prima volta nel teatro milanese: "Il mio primo ricordo della Scala è qualcosa di molto molto intenso. Ho sentito sulle mie spalle il peso di tutta la storia della Scala di Milano, quando si sale su questo palcoscenico, vedendo il pubblico e questa magnifica sala".

Al mondo della musica, voglio mandare un messaggio di speranza: continuate a lottare, a cantare e a portare questa meravigliosa arte al mondo
Juan Diego Flórez
Tenore

"A riveder le stelle" riprende il verso finale dell’Inferno nella Divina Commedia "..e quindi uscimmo a riveder le stelle". Un omaggio, insomma, per i 700 anni dalla morte di Dante, che ricorrono nel 2021. Ma il titolo di quest'insolita prima alla Scala vuole anche essere un augurio, per il futuro del mondo dello spettacolo, che ogni giorno lotta disperatamente per la sua sopravvivenza.

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