Le riprese di "La Fracture", Valeria Bruni Tedeschi: "Continuiamo a lavorare, il cinema è vita"

Le riprese di "La Fracture", Valeria Bruni Tedeschi: "Continuiamo a lavorare, il cinema è vita"
Diritti d'autore Frédéric Ponsard - Euronews
Diritti d'autore Frédéric Ponsard - Euronews
Di Frédéric PonsardEdizione italiana: Cristiano Tassinari
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Nonostante la pandemia di Covid-19 e le restrizioni sanitarie, l'industria cinematografica francese continua a produrre film. Per esempio, a Lione si sta girando ""La fracture" di Catherine Corsini, con Valeria Bruni Tedeschi.

PUBBLICITÀ

Nonostante la pandemia di Covid-19 e le restrizioni sanitarie, l'industria cinematografica francese continua a produrre film.
Per esempio, a Lione si sta girando "La fracture" di Catherine Corsini, con Valeria Bruni Tedeschi.

Il film è ambientato durante l'inizio delle proteste dei "Gilet Gialli" in Francia, due anni fa.

Raf e Julie, coppia di donne sull'orlo di una rottura, si ritrovano coinvolte loro malgrado in una grande manifestazione dei "Gilet Gialli" a Parigi, finendo addirittura in ospedale.
E sarà una lunga notte.

"Dobbiamo continuare a vivere"

Valeria Bruni Tedeschi (56 anni) spiega quanto è importante tornare a pensare al cinema.
"É molto importante, il cinema è vita.. È un modo per continuare a lavorare, a vivere, per resistere all'oscurità, alla depressione. Per questo siamo felici di lavorare, perché è come un alveare, bisogna continuare a fare esercizio, a fare il miele, lo speriamo... Ma è comunque molto difficile, perché sentiamo l'atmosfera ed è un periodo davvero complicato".

E incrociamo le dita...

ALESSANDRA TARANTINO/AP
Valeria Bruni Tedeschi, in una foto al Roma Film Festival del 2009.ALESSANDRA TARANTINO/AP

Parte del set è allestito in una vera e propria clinica per una serie di scene che si svolgono in un ospedale.

La regista Catherine Corsini lavora con un team di fedelissimi, tra cui il suo produttore e il suo direttore della fotografia.
Ma la realizzazione del film è stata, comunque, assai più complicata del solito.

Racconta Catherine Corsini:
"C'è molta più tensione, molta più ansia, molto più stress... Le persone sono testate? Non ci saranno persone contagiate? Certo, il Covid è così anti-cinematografico: è contro tutto ciò che mi piace, abbracciarsi, parlare tra di noi, guardare gli attori, vederli in volto, vedere le espressioni, le emozioni... Ho girato tutto il tempo con una mascherina, è davvero una seccatura, ma ci siamo adattati, ci siamo detti che saremo più forti di qualsiasi altra cosa e che riusciremo a fare il film".

E manca poco alla fine del film.
C'è ancora una scena all'aperto da girare a Parigi e le riprese di "La Fracture" saranno terminate.

Poi il montaggio, forse un grande festival, e un'uscita nelle sale nell'estate 2021.
Incrociando le dita.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Cinema: ecco le nomination agli European Film Awards

Cinema, Monica Bellucci in Egitto

"Non solo film. Per sopravvivere i cinema propongano anche serie tv"